1. Che mistero e' la vita


    Data: 30/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... cucciolo?”
    
    “Si.”
    
    “Ma ti piace di più scopare o prenderlo?”
    
    “Prenderlo.”
    
    “Dio, amore, lo immagino, anche a me piace tantissimo ma sai che non posso dartelo… non mi tira.”
    
    Lo baciò ancora.
    
    “Mi dicono che gli altri ti fanno sempre la festa… Ho sentito che lo fanno sempre, tutti i giorni, anche in più di uno...”
    
    “Si.”
    
    “Ma… ma ti piace?”
    
    “Si, tantissimo...”
    
    “Stellina, non sai quanto mi piacerebbe averli anch’io tutti quei cazzoni. Ma sai che qui mi controllano, già parlano… Per fortuna che ho trovato te. Dai, stellina, baciami ancora.”
    
    Il ragazzo torno in cella solo poco prima di cena. Aveva la stessa maglietta ma non più i cortissimi pantaloncini, sostituiti da un paio di bermuda.
    
    Il marocchino si arrabbiò, lo prese a schiaffi e glieli fece togliere pretendendo che si mettesse subito gli altri short. Il ragazzo ubbidì prontamente andando quindi a stendersi. Fouad era seccato ma sapeva che non poteva farci niente e cominciò quindi a scherzarci sopra, ridendo e parlottando in arabo con l’altro.
    
    “Long. Hai pregato con il prete?” disse ironicamente Roberto.
    
    “Fatti i cazzi tuoi.” tuonò l’arabo: “bastardo prete! Me lo sopa ma non mi paga! Gli regala un pantalone! Ma che cazzo è pantalone? Non è pagare questo.”
    
    Li interruppe il servizio della cena.
    
    Sarà stata la rabbia o chissà che ma quella sera Fouad ci diede dentro di brutto con il cinese. Poco prima che si spegnessero le luci urlò al ragazzo di mettersi nudo e appoggiato al tavolino. ...
    ... Questa volta si tolse anche lui i pantaloni e dopo avergli sbattuto più volte il cazzo sul culo, appena fu abbastanza duro da penetrarvi, iniziò a incularlo con tanta forza da far sobbalzare ad ogni colpo perfino quel solido appoggio. Successivamente lo fece inginocchiare nel corridoio tra i letti e con la stessa brutalità lo scopò in bocca facendolo tossire diverse volte da quanto si affondava dentro di lui. Non pago lo sollevò di peso e lo fece aggrappare alle sbarre della finestra con i piedi puntati sul muro e ricominciò nuovamente a possederlo da dietro con veemenza facendolo letteralmente sobbalzare e rischiare di sbattere contro la parete ad ogni colpo che dava. Infine lo abbracciò facendosi mettere le mani dietro il collo e gli sprofondò nuovamente dentro iniziando a camminare avanti e indietro tenendolo stretto contro con il cazzo che entrava ed usciva ad ogni movimento e con Long che, esausto, iniziò a lamentarsi ma non per dolore ma per l’intensità dell’orgasmo che aveva raggiunto e che non riusciva più a reggere. Ma questo lo capì solo Piero che non si era perso nemmeno un istante di quella esibizione perché Fouad sembrava contento di… punirlo in quel modo e continuava a commentare ridacchiando assieme ad Abad. Ma lo pensò anche Tommaso che commentò a bassa voce “oggi questo stronzo lo sfonda il cinesino.” Alla fine si fermò perché, evidentemente, era venuto e poi perché non ce la faceva più ma era solo una sosta perché in modo rozzo lo spintonò sopra il suo letto ...
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