1. Diario


    Data: 01/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... -Finalmente ti sei destata dal letargo! �Guardo l�ora, le tre passate:-..E Mirella?- Mormoro, ancora assopita:-Quella scemetta è degna di te! Non si è ancora vista! Tanto peggio, inizieremo senza di lei! Sei pronta ad ottemperare al contratto sottoscritto?-Non mi lascia il tempo di rispondere:-Alzati, svelta e vieni di là.Aveva preparato un marchingegno di corde e carrucole pendenti sulla vasca da bagno. Sono ancora mezza addormentata. Mi lascio manipolare.Mi fa sdraiare nella vasca e mi fa allargare le gambe, fissandomi una barra alle caviglie. Poi mi appende per le braccia. Mi raccoglie i capelli e me li stringe in un�unica ciocca, con un cinturino di cuoio. Già impossibilitata a muovermi, mi fa scattare dei morsetti sui capezzoli, anch�essi agganciati ad una corda: -urgh-Mi trattengo. Non oso, non voglio, gridare o protestare. So che peggiorerei le cose. Non contento osservo, con raccapriccio che avvicina altri morsetti ai labbri della figa: -Ahaiaaa-Questa volta non riesco a trattenermi: -Risparmia il fiato, bambolina e non protestare! Lo sai, non ti conviene- Ammutolisco, preoccupata.Avvicina un cavalletto all�altezza del mio ventre, e lo incastra fra le pareti della vasca, fissandolo con corde, in modo che non si muova. Sulla bocca mi mette il bavaglio a pallina, entro la quale aveva incastrato un piccolo tubo. Infine, tende tutte quelle corde:-Uofhhhhh, ohoooooo- E� l�unico suono che riesco a emettere.Il risultato è che la testa è tenuta ben dritta all'insù. Le ...
    ... braccia tese all�indietro, a 45� gradi rispetto alla testa. I Capezzoli tirati dalla parte opposta, con la stessa angolatura, mi costringe il busto piegato in avanti. Il ventre tenuto indietro dal cavalletto, con le natiche ben esposte. Le gambe tese e larghe in avanti. Tutte le corde che mi tendono il corpo sono collegate con carrucole cosicché qualsiasi mio movimento con la testa, con le braccia, con le gambe, si ripercuote sui capezzoli e sui labbri della figa.Già violentemente stimolata e dolorante, guardo terrorizzata le ultime sue manovre. In alto fissa la vaschetta contenente la colazione della mattina, vomitata e condita dal suo piscio, da cui pende un tubo lungo, che collega a quello del bavaglio.Metto subito la lingua a tappare l�imboccatura, perché la bocca non mi si riempia di quel liquido nauseabondo.Lui esegue tutte quelle operazioni con apparente e distaccata professionalità.Mi si avvicina con un palloncino lungo, di quelli che servono per fare le forme di animali e comincia ad infilarmelo nell'ano, piano, piano spiegandomi che avrei potuto scegliere se subire quella innocua penetrazione o decidermi di bere la colazione, rifiutata la mattina. O meglio avrei potuto, come diceva Lui, interrompere la sodomizzazione se mi fossi ribevuta quel liquido.Una strana scelta. Una di quelle sue false alternative, che ama proporre, sapendo che alla fine avrei dovuto subire tutte e due le cose.Ormai lo conosco il mio nuovo padrone e i suoi giochi perversi.Il palloncino sembrava ...
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