1. Diario


    Data: 01/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... le scale. Paolo in quattro parole denuncia l�accaduto. Dice che aveva invitato un�amica, la quale s�era portata insieme un uomo. Questi s�era rivelato un violento e aveva tentato di stuprare me e poi aveva costretto Paolo a presenziare alle violenze contro Mirella. In un attimo di distrazione eravamo riusciti a fuggire, ma non c�era tempo da perdere per salvare la nostra amica.I carabinieri prendono una gazzella e seguono il furgone di Paolo.Quando irrompono nella stanza, Luciano, mezzo nudo, era intento a stuprare Mirella, appesa per le tette al soffitto. Non poteva scegliere una scena migliore. Lo ammanettano immediatamente, strattonandolo come usano le forze dell�ordine di fronte ad un reietto, gli mettono i pantaloni a forza e lo portano via.Luciano, sorpreso, non ha il tempo di pronunciare una parola, mi passa davanti con un�espressione incredula.Subito, con l�aiuto di un terzo carabiniere sleghiamo Mirella, che confusa e intontita pronuncia solo un: -Grazie, grazie, siete arrivati in tempo, mi voleva ammazzare.-Paolo convince il carabiniere a non chiamare la Crocerossa: avrebbe svegliato tutto il paese. Carica Mirella sul suo furgone e insieme al carabiniere andiamo all�ospedale.Passiamo il resto della notte tra visite mediche, deposizioni e denunce; e in ultimo accanto al letto di Mirella. Prima che le dessero un calmante, mi stringeva la mano e mi faceva promettere di non lasciarla: aveva paura che Luciano tornasse a molestarla.VENERDI� MATTINAAlla mattina, facciamo ...
    ... colazione al bar e Lui telefona al suo amico e gli dice che è tutto a posto. Poi torniamo a vedere come sta Mirella. E� lucida e si sta rimettendo dalla brutta avventura. Non l�hanno ancora interrogata. Paolo la rassicura sul conto di Luciano:-Però tu devi denunciarlo e testimoniare al processo. Sai in che stato è Debora. La sua parola conta fino ad un certo punto.- E le racconta cosa deve dire ai magistrati. La stessa versione dei fatti raccontata ai carabinieri ieri notte.Ora Mirella è un fiume di parole: si scusa con me e con Paolo, tra le lacrime.Poi ricorda tutta la serata. Le fa bene sfogarsi, raccontare.-Ad un certo punto mi sono sentita perduta. Luciano m�aveva promesso disottomettermi mentre mi stava seviziando per davvero e tu, Paolo, facevi finta di non accorgetene.Ero imbavagliata e volevo dirti di smetterla con quel gioco maledetto, gridare la mia contrarietà e salvarmi dalla minaccia per l�indomani. Ero ormai rosa da un dubbio atroce: tu assecondavi troppo le azioni di Luciano. Pensavo: �Possibile che non si accorga delle sue attenzioni morbose? Che creda veramente che si accontenti di una sottomissione simulata? Forse i due siete d�accordo, forse è tutta una commedia per divertirsi alle mie spalle in modo ancora più perfido. E se no, perché non mi toglie il bavaglio?-E giù un altro pianto.In quel momento entrano i medici con un funzionario di polizia per prendere la testimonianza di Mirella. Facciamo per uscire, ma ci trattengono.Il racconto della ricoverata e ...