1. Al mare, un vecchio amico (prima parte)


    Data: 03/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: suntopless

    ... la schiena di Marco.
    
    “Penso di non essermi mai divertita tanto al mare!” furono le sue prime parole. “Sono sfinita! Grazie, Marco!” e gli stampò un veloce bacio nella guancia, molto vicino alle labbra. “Adesso che ci siamo ritrovati non dobbiamo più perderci di vista. Dammi il tuo numero!” e frugando nella sua borsa prese il cellulare pronta a memorizzare il numero.
    
    Marco tornò dai suoi amici. Yoko con tutta la naturalezza del mondo riprese il tubetto della crema solare e cominciò a spalmarsela. Poi si stese esausta sulla tovaglia.
    
    Non mi disse neanche una parola, né mi guardò per un solo istante.
    
    Non so se si sentisse in colpa per tutto quello che aveva appena fatto, sempre che se ne fosse resa conto, oppure se si trovava in uno stato di estasi, dal quale ero ovviamente escluso, tutta immersa nei suoi pensieri che non volevo neanche minimamente immaginare.
    
    In tutto questo susseguirsi di scene si era fatto veramente tardi.
    
    Yoko si destò “Comincia a prepararti e smonta l’ombrellone. Io vado a salutare i ragazzi e poi ce ne andiamo a casa!”
    
    Si alzò e si diresse verso di loro.
    
    La vidi parlare con tutti e tre. Stavano ridendo ed ogni tanto si davano anche qualche pacca sulle spalle. Stavano anche gesticolando, molto. Probabilmente stavano ricordando alcuni tratti della partita in acqua. Sicuramente stavano anche ricordando i momenti in cui inevitabilmente c’erano stati dei contatti fisici. Yoko sembrava allegra.
    
    Li salutò. Un bacio l’uno. Nella ...
    ... guancia. E nel fare ciò, nuovamente, le sue tette vennero a contatto con i corpi dei ragazzi.
    
    Tornò verso di me che nel frattempo ero pronto ad andare via.
    
    Da lontano Marco mi fece un gesto di saluto con la mano. Anche gli altri due mi salutarono allo stesso modo.
    
    “Andiamo, dai!” mi disse. Si infilò la solita piccola canotta sopra le tette ancora nude e ci incamminammo verso l’auto.
    
    Il tragitto fu ricoperto in silenzio. Anche in auto restammo inizialmente in silenzio.
    
    C’era tensione. Ero sbalordito dai comportamenti della giornata di Yoko. Mi sentivo arrabbiato.
    
    Con tutta la calma possibile cercai di ottenere delle spiegazioni.
    
    “Mi spieghi che cazzo hai combinato oggi?”
    
    “Che intendi dire?”
    
    “Lo sai a cosa mi riferisco!”
    
    “Certo! Ma se fai delle domande precise, ti do delle risposte precise!”
    
    “Va bene. Mi spieghi perché ti sei messa in topless davanti al tuo amico? Davanti anche ai suoi amici?”
    
    “Mi aveva già beccata in topless ed allora non ho voluto rovinare la tintarella!”
    
    “Cazzata! Lo so che non è così! Devi essere sincera, lo sai che mi fa incazzare sentire delle falsità!”
    
    “Ok, ok, va bene ma non ti agitare!”
    
    “Ed allora?”
    
    “Allora, non so come spiegare! D’improvviso mi è venuta la voglia di riscattarmi. Di far vedere a quello stupido di Marco che cosa si è perso tanti anni fa!”
    
    “Ma che te ne frega! Sono passati tanti anni! Pensi ancora a lui?”
    
    “No! Da tantissimi anni non pensavo più a lui! Però rivederlo mi ha fatto venire in ...
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