Prendi serena, io ti guardo
Data: 06/12/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: markmilano00
... confermato poco prima. Controllai gli angoli del soggiorno, alla ricerca dell’occhio virtuale di Sergio, ma non trovai nulla. Serena si accorse della mia ‘assenza’ domandandomi se andava tutto bene, le confermai tutto accomodandomi sul divano.
“Allora tisana per due Marco?”
“Si grazie… sai Serena, apprezzo moltissimo quando mi chiami Marco, suona bene tra le tue labbra”.
Si allacciò con cura l’accappatoio, quasi arrossendo, dicendomi che eravamo amici da tempo ed il mio nome le era sempre piaciuto. “Molto più bello di Sergio se non altro” disse.
“Come va con lui?”
“Alti e bassi, ultimamente mi trascura un pochino, ma lo capisco… il lavoro… e non mi lamento”.
Proprio in quel momento individuai l’occhio elettronico, la webcam di sorveglianza posta sulla mensola di un mobile quasi di fronte a noi, che in effetti poteva osservare la quasi totalità dell’enorme sala con al centro il divano sul quale sedavamo.
“Sergio è una bellissima persona, e si merita una moglie così bella!” dissi.
“Mi trovi davvero bella?”.
“Si certo! E so che anche tu non mi disdegni Serena”.
Lei, fintamente stupita da questa mia affermazione rispose “Quanto siamo pieni di noi stessi… e cosa te lo farebbe pensare?” disse sorridendo.
“Intuito maschile, lo comprendo da come mi guardi”. Ribattei sorridendo.
“Si Marco, mi hai sempre incuriosito” disse ponendosi di fronte a me, quasi in senso di sfida.
“Cosa ti incuriosisce di me Sere?”.
“Hai fascino, e lo sai bene… non ...
... sei il più bell’uomo che conosco, ma hai un bel fascino, di quelli che ti rimangono in mente”.
“E dimmi, hai mani connesso la mente alle mani?”
“Mi stai chiedendo se mi sono mai toccata pensandoti?”
“Bhe… sarebbe interessante tu lo avessi fatto… ecco”.
“Si è capitato, anche di recente, e l’ultima volta che Sergio mi ha scopata, dopo la cena dello scorso febbraio, ho pensato che il cazzo di Sergio fosse il tuo, e l’ho anche detto a Sergio…”.
“Eccitante, accidenti, molto…”
Si avvicinò ancora, mettendosi perfettamente di fronte a me, e con le spalle alla webcam.
“Ma tu sei un caro amico di Sergio, e quindi non potresti mai fare una cosa simile vero?”
“Sono certo che nei miei panni capirebbe…” risposi allungando la mano sul ginocchio, che fece cadere di lato l’accappatoio scoprendole la gamba sino all’inguine, mentre aprì leggermente l’altra con il lembo destro dell’accappatoio che fece la stessa fine, liberando due gambe belle tornite e lisce. Con la mano slacciò il lembo di stoffa che lo teneva chiuso, mostrandosi in tutta la sua armonica bellezza, e soprattutto l’intimo rosa che la rendeva decisamente affascinante.
Provai ad alzarmi e prendere l’iniziativa, ma con il palmo della mano mi fermò intimandomi di rimanere in quella posizione. “Faccio io… - mi disse avvicinando il viso al mio orecchio – quanto cazzo mi piace il profumo della pelle, mi ha sempre eccitata, assieme alle tue mani sai?”.
Rimasi fermo mentre cavalcava un mio ginocchio sfregando ...