Da geloso a schiavetto 16 - finale - - Racconti Erotici

Da geloso a schiavetto 16 - finale -

... bocca.

Facemmo come la prima volta che avevamo fatto il doppio pompino e lei si spostò subito verso il bastone levigato del prof con me che la seguivo iniziando a leccare a due lingue quel bastone meraviglioso.

Con l’altra mano però andai ad accarezzare l’altra bestia che avevamo abbandonato sentendola vibrare dall’eccitazione.

Erano due bellezze diverse, uno nerboruto e scuro, l’altro liscio e chiaro ma con la cappella viola che contrastava con il chiarore del bastone.

Uno pieno di vene in rilievo, l’altro dritto e perfetto senza una minima asperità.

Entrambi enormi, quello di Mirko era ancora più grande ma anche l’altro non scherzava, mi chiedevo come avevo fatto a prenderlo tutto nel sedere e soprattutto che cosa avrebbe fatto Veronica quando se lo sarebbe trovato tutto dentro.

Arrivati in fondo a quello del prof, tornammo indietro verso Mirko e continuammo questo gioco per un bel po’.

Le guance di Veronica erano dello stesso colore della cappella del prof, ma anche io me le sentivo in fiamme.

Questa volta parlò Mirko:

“bene, basta scherzare, lo voglio vedere in gola forza vediamo cosa sapete fare”

Si misero accanto e io imboccai il pitone mentre lei il palo.

Arrivammo entrambi ad imboccarne la stessa lunghezza, ma essendo il mio un po’ più grosso vinsi io; ad ulteriore riprova provammo a scambiarci ed infatti io ne presi un bel pezzo in più di Veronica.

Finita la parte delle misurazioni iniziarono a scoparci in bocca senza riguardo al ...

... punto che avevamo gli occhi pieni di lacrime dallo sforzo.

Avevamo le mascelle in fiamme, poi fecero una piccola pausa perché Mirko ideò una variante:

“siccome siamo magnanimi e vogliamo che anche voi vi divertiate facciamo un gioco nuovo….”

Il gioco in realtà era che io dovevo inculare Veronica e poi entrambi in ginocchio alzavamo il busto quel tanto che bastava per riprendere il pompino interrotto.

Il mio pisellino entrò dentro come nel burro e quando lei sollevò il busto per succhiare il cazzo di Mirko io la aiutai a stare eretta tenendola per le tettine e poi mi trovai anch’io un cazzo in bocca: quello del prof.

Sembravamo una scultura d’arte moderna con le nostre teste che si sfioravano ed all’unisono facevano su e giù su quei bastoni impressionanti.

Non capivo se Veronica aveva dei piccoli orgasmi o se stava venendo in continuazione con un orgasmo infinito.

Il contatto con quel randello liscio e bollente alla fine vinse anche le mie resistenze e venni nel culetto della mia amica, ma, in sintonia col mio essere completamente femminile, l’orgasmo fu solo un picco di eccitazione che continuò a mantenersi elevatissima come prima.

Sicuramente anche loro erano in difficoltà a trattenersi e arrivò il momento tanto atteso e tanto temuto.

“Adesso tutte e due a pecora sul letto!!”

Il letto era matrimoniale e fummo messe una di fronte all’altra con le bocche che si sfioravano.

Veronica aveva superato ogni limite di eccitazione ed era pronta a tutto ...