1. Da geloso a schiavetto 16 - finale -


    Data: 06/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987

    ... ma quando capì che il culo non sarebbe stato rotto solo a me iniziò a tremare come una foglia.
    
    “Giannino, ma mi manderà all’ospedale…….ho paura….”
    
    “come? Se lo prendevo solo io non c’era nessun rischio? “
    
    Comunque a parte la vendetta le volevo davvero bene e continuai…
    
    “stai tranquilla non ti succederà niente, lo faremo insieme sarà bellissimo…”
    
    Intanto sentii freschissimo nel sederino, Mirko mi stava applicando qualcosa che credo fosse adatta a quello che doveva farmi e anche il prof stava facendo la stessa cosa.
    
    Iniziarono a penetrarci con le dita, due, tre…..forse quattro non so ma noi gemevamo di piacere e le nostre bocche si baciavano comunicandoci a vicenda il nostro godimento.
    
    Quanto tutto il massaggio finì sentimmo l’ospite atteso ma ingombrante appoggiarsi all’entrata del nostro culetto pronto al sacrificio.
    
    “le regole sono queste”
    
    Disse il prof
    
    “noi entreremo molto lentamente di un centimetro circa, ogni volta che voi direte –ORA- quindi avrete tutto il tempo che volete per abituarvi, ma non arretreremo di un millimetro finchè non siamo entrati per bene”
    
    Ci guardammo eccitati e terrorizzati e lei, sorprendendomi, disse:
    
    “ora”
    
    Entrò la punta che fece solo si che le nostre bocche si spalancassero sentendo le pareti dilatarsi ma nessun dolore ancora si fece strada in noi, anzi un calore dolcissimo si irradiava dal mio buchetto e credo anche dal suo perche mi ansimava sulle labbra.
    
    “ora”
    
    “aaahhhhhh”
    
    Fu Veronica che aveva ...
    ... sentito sicuramente le pareti dilatarsi parecchio, cosa che sentivo anch’io ma resistevo. Chissà quanto ne era entrato ma sembrava il massimo che le pareti potessero sopportare.
    
    Veronica cominciò a gemere e vidi che il prof le stava accarezzando la passerina al punto che lei sospirò:
    
    “ora”
    
    “AAAAAAhhhhhhhhh”
    
    Urlammo insieme baciandoci per cercare di consolarci a vicenda mentre una lacrima spuntava da quegli occhioni.
    
    “qu….anto….è entrato…..?”
    
    Chiesi io tremante……
    
    “mezza cappella…”
    
    Risposero all’unisono
    
    “ora”
    
    Dissi io in un impeto temerario
    
    Il nostro urlo si soffocò nel bacio disperato che ci demmo, le pareti dell’ano sembrava si stessero strappando, le lacrime ci sgorgavano in continuazione ma loro non arretrarono e noi non sfuggimmo di un millimetro.
    
    Mentre stavo per chiederle se ce la faceva a resistere lei disse:
    
    “ora”
    
    E iniziò il delirio:
    
    La cappella doveva essere entrata perché iniziarono entrambi a muoversi anche se lentamente, il sedere mi bruciava da morire, la rosellina era tesa allo spasimo e sentivo quella cosa che mi entrava fino in gola.
    
    Veronica mi guardava stravolta con un rivolo di saliva che le scendeva dalla bocca semiaperta.
    
    Quando il dolore divenne accettabile, loro lo capirono dal rilassarsi dei nostri muscoli e cominciarono stantuffarci con lentezza e regolarità.
    
    Il dolore ancora non si placava del tutto ma cominciavo a sentire dai lombi un calore profondissimo che saliva, insieme ad un piacere perverso ...
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