1. Viaggio di lavoro con sorpresa (prima parte)


    Data: 13/12/2018, Categorie: Etero Autore: coppia6164

    ... cercavano furiosamente di divincolarsi della stretta delle manette. Continuai a venire nella sua bocca, ondata dopo ondata, fino a quando, dopo alcuni lunghissimi istanti, l'ondata di piacere sembrò placarsi.
    
    Allora lei staccò la bocca dal suo pene, si girò e mi guardò di nuovo. Aveva ancora tutto in bocca, tutto quello che aveva fatto. Una goccia di sperma scendeva dal mento mentre lei si metteva comoda. Si alzò dalla sua pancia e si infilò di nuovo il fallo finto nella passera; si sedette e cominciò a cavalcarlo vigorosamente, come fosse il suo.
    
    Sempre a bocca chiusa, con gli occhi socchiusi e le mani che amplificavano il suo piacere.
    
    Era una visione spaventosamente eccitante!
    
    Ale stava godendo, dopo essersi dedicata al suo amante, sempre più velocemente.
    
    Di nuovo, sembrò fermarsi qualche istante prima di esplodere in un secondo orgasmo.
    
    Urlò dal piacere liberando tutto lo sperma che aveva in bocca in una esplosione violenta.
    
    Fiotti caldi mi colpirono sul petto, sul viso e nei capelli mentre gocce grasse e succulente cadevano sul suo seno e sulle sue gambe.
    
    Fu una pioggia calda e densissima che mi rese ancora più ebbro di piacere.
    
    Lei si dimenò nell'orgasmo per diversi secondi, per poi placarsi, lentamente, chinandosi ansimante sul mio petto.
    
    Mi guardò negli occhi e, senza una parola, cominciò a leccare il mio seme caduto sul suo viso ed a ingoiarlo.
    
    Fece lo stesso per quello caduto sul petto e raccolse sulle dita quello sul suo seno e ...
    ... sulle gambe; sembrò guardarlo con un sorriso malizioso prima di ingoiare tutto il suo dono.
    
    Poi si sdraiò vicino a me e prese ad accarezzarmi sul viso.
    
    “Sarai stanco” mi disse con voce affettuosa “e magari affamato. Ordino qualcosa.”
    
    “Ok, ma liberami” disse lui “che vado a farmi una doccia.”
    
    Mi guardo ironicamente, curiosa. Sorrise, ma non mi liberò
    
    “Dai, per favore, lasciami libero” le dissi di nuovo.
    
    Lei si voltò, mi diede un bacio in fronte e disse “Il bello deve ancora arrivare...” e, preso il telefono, ordinò una cena in camera...
    
    Si fece una doccia mentre attendeva l'arrivo del cameriere. Nel frattempo pensavo a che fare: provare ad urlare, a chiamare aiuto, a come liberarmi…
    
    La situazione era strana ma dannatamente piacevole: ero in totale balia dei suoi capricci.
    
    Qualcuno bussò alla porta. Ordinò al cameriere di lasciare il carrello nel corridoio, aprì appena la porta per la mancia e poi richiuse subito.
    
    Attese qualche minuto, aprì la porta e portò il vassoio in camera.
    
    Aveva ordinato una cena con pasta, pesce con maionese, pane e grissini, frutta di stagione ed un dolce al cucchiaio. Al centro spuntava una bottiglia di spumante in ghiaccio insieme ad acqua e calici di cristallo.
    
    “Avrai fame” disse di nuovo. “Ora mangiamo.”
    
    Pensai che adesso mi avrebbe liberato ma lei invece mi avvicinò il piatto ed iniziò ad imboccarmi.
    
    “Dai lasciami andare. Magari poi continuiamo...” le dissi.
    
    Ma lei fingeva di non sentirmi e mi imboccava ...
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