Passione negata
Data: 20/12/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Vincep14
... crescendo di piacere che stava evidentemente coinvolgendo entrambi.
“Tra un po’ sborro”, disse.
“Voglio che mi sborri in faccia, voglio sentire la tua sborra che mi cola fino alla bocca”
“Che zoccola. Inginocchiati per terra”
Non avrei voluto più staccarmi da quel cazzo ora che avevo avuto l’opportunità di sentirlo in bocca, poterlo succhiare e slinguazzare. Procurargli tutto quel piacere mi faceva sentire veramente in paradiso. Continuai, infatti, a succhiarlo con ingordigia.
Fu lui a scansarmi, e alzandosi proferì: “Inginocchiati per terra che ti inondo”. Tra l’amarezza che tutto stava terminando e la voglia esagerata di sentire la sua panna bollente colpirmi il viso, obbedii.
“Accendo la luce, ma facciamo piano” disse, dirigendosi al buio verso l’interruttore vicino la porta della camera.
“Siiiii”, dissi io da terra, ansimando come una vera puttanella ansiosa di assaggiare il bianco nettare.
La luce mi permise di ammirare quel toro in tutta la sua nudità. Che avesse un fisico da fare invidia lo sapevo bene. Che era diventato veramente un bel maschio lo avevo capito da tempo. Poter ammirare anche quello che nascondeva tra le gambe, nel vivo della sua erezione, fu veramente impagabile. Quel bastone, oltreché saporito, era veramente anche bello da vedere.
Si avvicinò verso di me e lo prese in mano, segandosi lentamente.
“Annusami le palle”, mi ordinò.
Misi il naso in mezzo a quelle due grosse sfere penzolanti, e con una mano le massaggiai ...
... mentre lui si segava.
“Da quanto non sborri?”, chiesi con la massima eccitazione.
“Quattro o cinque giorni”
“Mmmmmm”
Scansai la sua mano, e mi fiondai sul membro con la bocca, riprendendo a succhiarlo con avidità. Lui mi lasciò fare. Mi afferrò la testa con entrambe le mani e mi scopò la bocca per qualche istante. La sua nerchia turgida entrava e usciva dalla mia bocca con velocità, mentre lui godeva da paura. La cosa lo eccitò al punto che stava finalmente per venire.
“Sborro”, disse estraendo il bastone della bocca e iniziando a segarselo rapidamente. Io ripresi a mungergli lo scroto con forza. Mi afferrò la testa e direzionò il cazzo verso il mio viso. Lunghe e potenti schizzate di abbondante seme caldo raggiunsero la mia fronte e le mia guance, accompagnati dai suoi gemiti, che cercò di contenere per non farsi sentire. L’intenso odore emanato dal liquido raggiunse subito il mio naso. Dopo che si fu svuotato completamente, misi il cazzo in bocca per ripulirlo. Per qualche istante raggiunsi la pace dei sensi sentendomi il volto imbrattato del suo seme. Lui con un dito ne raccolse una parte, e me lo mise in bocca. Succhiai e ingoiai con gusto. Il sapore non era per niente sgradevole, e l’idea che appartenesse a lui mi faceva impazzire.
“Voglio venire anch’io”
“Fai quello che vuoi” rispose, spezzando il mio entusiasmo.
Sembrava avere fretta di rivestirsi e dimenticare quello che era successo. Capii che probabilmente la cosa aveva potuto in qualche modo ...