Io e mia molglie la troia - 2
Data: 22/12/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: calibroforte
... appassionatamente intrufolando la sua lingua nella mia bocca riprendendo a maneggiare nuovamente Willy con una mano.
Finii di lavarmi e di vestirmi, effettivamente avere il culo occupato mi eccitava e il cazzo era sempre duro. In ascensore mi resi conto che avevo il problema di come nascondere il gonfiore. Ma l’impatto più forte lo ebbi quando mi sedetti in macchina, il dildo si infilò più in profondità facendosi sentire ed inevitabilmente i pensieri andarono a mia moglie e a quello che mi avrebbe fatto da lì a qualche ora. Quando giunsi in ufficio iniziai a salire le scale sentendo l’oggetto strusciarsi contro le pareti del retto, che cariche di terminazioni nervose amplificavano l’eccitazione costringendomi a camminare sempre con le mani in tasca. La giornata passava a fatica, quando verso le 11 mi squillò il telefono, era Patty:
“Ciao amore come va ?”
“Male, la giornata oggi è interminabile e non vedo l’ora di tornare a casa, con il giochino che mi hai fatto stamattina, sto impazzendo”
“Povero amore mio, quando torni ci penso io. Sai ho tanta voglia di te. ……Hai due minuti ti devo raccontare un fatto che mi è successo pochi minuti fa”
“Dimmi”
“Stamattina, dopo che sei andato via, sono andata a fare la spesa al supermercato. Ero in coda al bancone dei formaggi insieme ad altre persone, quando mi sono sentita colare qualcosa sull’interno coscia. Ho subito realizzato che si trattava del tuo sperma che mi fuoriusciva dal culetto e che mi stava colando ...
... lungo la gamba. Stare lì insieme ad altre signore e sentire la tua sborra che mi colava fra le gambe mi ha eccitato tantissimo, tantè che ho divaricato leggermente le gambe per facilitarne la fuoriuscita e farlo cadere a terra fra i miei piedi. Ma il cordino del perizoma ne impediva la caduta, allora facendo finta di essere interessata ad un prodotto posto nella zona più bassa degli espositori, mi sono accovacciata per prenderlo, come mi sono accucciata con le gambe leggermente divaricate, ho sentito un grosso grumo venire via e cadere fra i miei piedi. Imbarazzatissima ed eccitatissima, ho cercato con i piedi di eliminare le due tre gocce di sperma dal pavimento. L’eccitazione mi ha preso la testa, allora mi sono riaccovacciata con la stessa scusa, ma questa volta avevo voglia di toccarmi, sentivo le mutandine piene del tuo seme e dei miei umori, così non ho potuto resistere e facendo attenzione che nessuno mi vedesse, velocemente mi sono toccata prima la figetta e poi ho fatto scivolare il dito su culetto. Ho sentito il dito bagnarsi e restare leggermente appiccicoso. Arrapata come stavo me lo sono succhiato, era buonissimo e volevo condividere quel sapore con qualcuno, allora me lo sono ribagnato e sono tornata al banco dei salumi. Giovanni il banconista, come al solito mi ha offerto un pezzettino di parmigiano e mi sono guardata bene di prenderlo con le dita bagnate, furtivamente le ho strofinate sul pezzettino di formaggio per ripulirle ed educatamente l’ho offerto ad un ...