1. Io e mia molglie la troia - 2


    Data: 22/12/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: calibroforte

    ... al suo viso nella speranza di un riconoscente pompino, ed invece:
    
    “Non ora, non ce la faccio, però sei stato bravo e vai premiato……. Ho tutta la figa fracida di umori e di sborra, accovacciati a ranocchia appoggiando il tuo bel culetto al pavimento e fammi una bella leccatina ripulitrice….” Dicendomi questo, si mise a bordo letto proponendomi tutte le sue intimità messe ben in mostra e facilmente raggiungibili dalla mia lingua. Finalmente qualcosa per me pensai e mi accovacciai così come comandatomi e iniziai a gustarmi tutto quel nettare.
    
    “Bravo, ti piace vero ?? Hai ancora l‘oggetto misterioso dentro di te, mica te lo sei levato !?”
    
    “No, …. Sta dentro da stamattina”
    
    “ Bhe è giunto il momento di levartelo. Così come stai, cerca di espellerlo”
    
    “ E’ difficile, ho il pavimento che fa contrasto”
    
    “ Lo so’ perciò mi piace. Se lo espelli ti rientra e a furia di farlo e come se ti inculassi da solo”
    
    “ Ma così alla fine vengo”
    
    “Lo vuoi il premio o no ??”
    
    “ Ma come fai a sapere che mi sta facendo letteralmente impazzire il dentro/fuori dell’oggetto misterioso”
    
    “Tu continua a leccare che ...
    ... ora ti faccio sborrare”
    
    E mentre mi trovavo accovacciato con lo sfintere ripetutamente violato e la lingua che s’intrufolava in tutti i suoi orifizi per assaporare ogni stilla del suo piacere, uno zampillo d’orato inondò la mia bocca. Per la prima volata in vita mia raggiunsi un’orgasmo senza avere un contatto fisico con il mio membro. Riuscire ad avere un orgasmo celebrare è l’apice del piacere, è indescrivibile. Un violento fiotto fuoriuscì dal prepuzio colpendomi sotto il mento, poi una serie fiotti minori accompagnarono la mia eiaculazione ricoprendo il parquè di densa crema bianca. Stremato e soddisfatto, mi appoggiai a bordo del letto, espellendo l’oggetto del piacere che per l’intera mattinata albergava dentro di me, era un contenitore di plastica morbida ma spessa, grosso quanto una piccola zucchina.
    
    In tanti anni di matrimonio non avevo mai goduto tanto in vita mia e quella fu solo l’inizio di una serie di indimenticabili scopate, evidentemente l’essere chiaro ha pagato. Passarono i giorni e il ricordo della splendida scopata fatta la settimana precedente non si era assolutamente assopito.
    
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