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La storia di Iole
Data: 23/12/2018, Categorie: Incesti Lesbo Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... svenuta. Mi misi dritta e sculettando e con le tette che sobbalzavano ad ogni passo che facevo rientrai in casa. Ero soddisfatta. Avevo fatto svenire mia nonna. Da quel giorno il mio rapporto con Erika si rafforzò. Diventai la sua amante donna. Si, mia nonna aveva anche un�amante maschio. Questi era l�uomo a cui mia nonna aveva affidato la direzione delle sue attività che andavano dalla cura dei terreni agli allevamenti di animali. Era un uomo di qualche anno più piccolo. Aveva un suo fascino. Biondo, alto, ben piantato fisicamente. Ogni volta che mi capitava di incontrarlo il mio stomaco gorgogliava. Erika, però, nonostante lo ospitasse frequentemente nel suo letto, esercitava un discreto controllo sulle iniziative e sulla conduzione del suo direttore amante. L�idillio si concluse anni dopo a causa mia. Con grande soddisfazione di mia nonna mi iscrissi alla facoltà agraria. Andavo a gonfie vele. Erika mi affiancò un vecchio contadino per farmi conoscere i segreti della terra. I miei studi erano coronati da successi. Superavo gli esami con il massimo dei voti. Arrivai al quarto anno universitario e accadde il fattaccio. Era un giorno dei tanti giorni primaverili. Stavo al recinto dove avvenivano le monte tra animali. C�era, legata ad un palo, una vacca in calore in attesa. Dopo poco fu introdotto nel recinto un possente toro che annusò l�aria e senti gli afrori della vacca. Lanciò un lungo e forte muggito. Fra le sue gambe cominciò ad allungarsi un affare che credo dovesse ...
... superare i 50 cm e aveva un glande grande come una piccola noce di cocco. Il toro fu accompagnato al posteriore della vacca. Si sollevò sulle gambe e poggiò quelle anteriori sulla groppa della vacca. Il grosso fallo ondeggiava in ogni direzione. Fu allora che vidi un addetto che prese in mano il cazzo del toro e lo guidò alla vagina. Il toro fece un saltello in avanti ed il suo cazzo affondò nelle viscere della vacca. Dopo un minuto lo vidi indietreggiare con il cazzo penzoloni. L�atto si era così concluso. La vacca era stata fecondata. Ne rimasi colpita. Quella scena si fissò nella mia mente. Mi incamminai verso casa. Arrivata al fienile vi entrai. Guardai in giro e non vidi nessuno. Allora sollevai la gonna e mi sfilai gli slip. Incominciai a masturbarmi. Mentre ero preda del vortice del piacere sentii due forti braccia cingermi la vita. Un corpo premeva contro la mia schiena costringendomi a piegarmi in avanti. Avvertii qualcosa premere contro la mia vagina. Mi resi conto che stavo per essere posseduta. Non mi ribellai. Avevo il sangue in ebollizione e gli ormoni erano impazziti. Lasciai che il cazzo dello sconosciuto avanzasse nel mio corpo. Giunse a fine corsa e si fermò. Fu un attimo e poi riprese a chiavarmi. Aveva un modo tutto particolare di stantuffarmi il cazzo nel ventre. Mi penetrava con violenza e poi lentamente indietreggiava sfilandomelo per poi riaffondare di colpo. Mi piaceva come mi stava chiavando e glielo feci capire lanciando continui mugolii di piacere. ...