1. Il servizio fotografico


    Data: 24/12/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: verpad

    ... Anna e dopo lunghe ricerche per trovare uno studio fotografico che lo convincesse, Pietro prese contatto con un fotografo che frequentava quello stesso sito internet e sembrava una persona seria e affidabile. Perché comunque Pietro voleva un book fotografico con un’impronta un po’ trasgressiva e non tutti i fotografi erano in grado di capirlo. Doveva essere un servizio tipo boudoir, in lingerie sensuale e in pose accattivanti, magari con scatti di nudo, sempre che sua moglie si lasciasse convincere ad arrivare fino a quel punto. Anna sarebbe stata la modella ideale: appena passati i quarant’anni, statura media, occhi verdi, capelli ricci e biondi, non troppo magra ma con le curve giuste e soprattutto con un seno spettacolare, una quarta misura che Pietro non si sarebbe mai stancato di ammirare e baciare.
    
    Quando arrivarono davanti allo studio fotografico Pietro percepiva la tensione che attanagliava sua moglie e temeva un ripensamento dell’ultimo minuto. Anna aveva accettato a condizione che fosse sempre presente anche lui e non l’avesse lasciata da sola, ma se ora non se la fosse sentita di entrare? Davanti al portone la trascinò a sé, la strinse forte e la baciò per tranquillizzarla e farle sentire la sua vicinanza. “Ti amo” le disse e lei, nonostante l’agitazione, gli sorrise dicendo: “Andiamo. Spero di riuscirci”.
    
    Furono accolti da Carlo, un bell’uomo che riuscì subito a farli sentire a proprio agio offrendo loro da bere e presentando la sua attività di cui andava ...
    ... molto fiero. Effettivamente lo studio era ricavato in un ambiente molto accogliente, un open space con soffitto molto alto e grandi vetrate oscurate da eleganti tende; sui muri prevalevano i colori neutri sui toni del grigio che si integravano benissimo con un bellissimo pavimento scuro. Alle pareti erano appesi diversi specchi che davano profondità all’ambiente mentre nel lato più lontano dall’ingresso era ricavato il set fotografico: un ampio telo bianco scendeva dalla parete e continuava sul pavimento infilandosi sotto un raffinato divano tipo Chaise Longue in velluto bordeaux appositamente posizionato per l’occasione. Grossi riflettori illuminavano quell’angolo facendolo emergere dalla penombra diffusa nel resto dell’ambiente.
    
    Si capiva che Carlo era molto appassionato al suo lavoro da come cercava di spiegare con grande foga alcuni aspetti tecnici che a Pietro e Anna interessavano relativamente, ma comunque li confortava il fatto che quell’uomo fosse veramente competente. Chiacchierarono a lungo per conoscersi meglio ed entrare in confidenza: a Carlo serviva capire bene il carattere, le motivazioni e le aspettative dei due nuovi clienti prima di iniziare il lavoro. Il fotografo fu positivamente colpito dalla timidezza di Anna che contrastava con la sua bellezza e con le sue forme provocanti e comprese subito con piacere che Pietro, oltre a godere nell’esibire la moglie, voleva questo servizio soprattutto per aiutare Anna ad aumentare la propria autostima ed a prendere ...
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