1. Magistra 2 (quando il cuore è infranto-lei)


    Data: 28/12/2018, Categorie: Lesbo Autore: cpelcabo

    ... le braccia a circondarmi le ginocchia.
    
    Pochi secondi ed il video inizia. Più o meno la stessa scena: il ragazzino entra, ma questa volta tira fuori di tasca trionfalmente la carta d’identità a dimostrazione della sua maggiore età. Il mio amico ridacchia.
    
    :-Sei ben certo di quello che fai ?.
    
    :-Guarda,- esordisce calandosi le braghe e mostrandogli il culo. La telecamera non riesce ad inquadrarlo, ma vedo la mano del mio amico avvicinarsi e prendere qualcosa.
    
    :E’ un ricordo della mia festa di compleanno. Te l’ho portato per dimostrarti che quello che ti ho chiesto è sempre valido-.
    
    Il mio amico sta guardando tra il divertito ed il perplesso un tappo da champagne, di sughero.
    
    A questo punto il video si ferma e lo sento riavvolgersi. Questi ragazzini sono tremendamente contorti e dicendoglielo gli chiedo come è andata a finire.
    
    La sua risposta non potrebbe essere diversa, conoscendolo.
    
    :-L’ho ripassato a dovere per un po’ di tempo, un paio di mesi circa, poi sembra che abbia trovato l’uomo giusto, e ogni tanto ci facciamo una rimpatriata in compagnia di qualche mio amico.
    
    La settimana scorsa ci siamo ritrovati, qui da me in cinque ed ognuno è stato la donna di tutti gli altri. C’erano anche lui ed il suo amico. Devo dire che, anche se nel video non l’hai visto, ha un cazzo grandioso. Pensa che quando me lo ha messo ho pensato di essere ritornato vergine.
    
    Ha un randello, sarebbe stato un autentico incubo per voi donne.
    
    Dopo un po’ eravamo di nuovo ...
    ... sotto le coperte.
    
    La vista di quel ragazzino che voleva farsi inculare a tutti i costi mi aveva sensibilizzata.
    
    Chiesi che mi narrasse con dovizia di particolari la sua iniziazione, mentre mi facevo fottere coniugalmente, alla missionaria.
    
    Verso le sei decisi che era ora di ritornare, mi feci promettere che uno di questi giorni mi avrebbe concesso di vedere la cassetta di prima per intero. Non acconsentì, ma non disse neppure di no.
    
    Vedremo.
    
    La via Emilia era come al solito intasata a quell’ora, arrivai oltre le sette ed i negozi erano ormai chiusi. Salii a casa, sperando che Annamaria avesse trovato il tempo e la voglia per prepararmi qualcosa. Mi sorprese piacevolmente con una splendida cenetta. Niente di particolare, tutto semplice ma saporito e caldo. Raccontai qualche stupidaggine sul “corso” ed intanto riflettevo sulla vita di questa donna ancora splendida ed apparentemente sola. Come era possibile abbigliarsi come faceva lei?. Sembrava un’ottantenne. Forse era vero quello che diceva l’infermiere di Imola.
    
    Le donne hanno bisogno di un uomo, o di qualcosa che gli assomigli.
    
    Dopo qualche chiacchiera e qualche bicchierino decido ad andare a farmi la doccia. Entro in camera e prendo la biancheria pulita.
    
    C’è qualcosa che non quadra: i calzettini sono spostati, c’è uno strano scompiglio nei vestiti del comò. Non penso che Annamaria ci abbia frugato, a che prò? Mi guardo attorno.
    
    Sollevo il cuscino, il mio amico è lì, come al solito.
    
    Lo prendo in ...
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