Magistra 2 (quando il cuore è infranto-lei)
Data: 28/12/2018,
Categorie:
Lesbo
Autore: cpelcabo, Fonte: Annunci69
... mano e, non so perché, premo l’accensione. Comincia a vibrare pian pianino. Stan finendo le pile? No, impossibile! Le ho cambiate non più di cinque giorni fa e non l’ho adoperato granché.
Un largo sorriso prende il posto sul mio volto. Ecco perché stasera era così carina, giuliva, socievole; aveva trovato di che sollazzarsi. Ma allora la passera tira anche a lei! Finalmente qualcosa che me la renda umana. Ho la sensazione che forse non è poi così algida come vorrebbe dare ad intendere.
Ho deciso, la metto subito alla prova.
Tiro fuori l’accappatoio vecchio, quello ormai corto e rimetto al loro posto le calze e la biancheria, tiro fuori dal beauty le limette, lo smalto e le pinzette per i peli.
Se fa finta di niente potrei arrivare anche al punto di chiederle di togliermi i peletti che escono oltre il bordo delle mutande, …ho un gran mal di schiena, sai…
Dopo la doccia impiego un tempo infinito ad asciugarmi. Anche lei, finita la correzione dei compiti, è andata a fare la doccia.
Esco con calma e mi asciugo i capelli lasciando l’accappatoio negligentemente semiaperto, mi siedo sul divano e comincio certosinamente a dipingermi le unghie.
So che mi sta guardando. La vedo da sotto le ciglia. Non ho fatto fatica a metterle la figa in vista.
Ho ancora le labbra ingrossate e sporgenti.
So che è un bel vedere, in contrasto col pelo nero e fitto.
Quando la vedo venire verso di me lasciando anche lei l’accappatoio addirittura aperto, ho la certezza di ...
... poter osare.
Devo ammettere che con quelle tette che si ritrova è come vedere la Barbie col pelo (sembra rossiccio).
Mi chiede della crema per la pelle.
L’ho di fronte a me, vicina, allungo una mano, rispondendo qualcosa a casaccio e le afferro di colpo il pelo, a piena mano: mi alzo, vinco la sua finta resistenza e la bacio a fondo.
In un primo momento cerca di tenere le labbra chiuse, poi cede e ricambia.
La violenza della sua reazione mi sorprende. Cominciamo a slinguarci come ossesse, la porto, la trascino, la violento dolcemente e la bevo.
Sul divano.
Mi viene in bocca, dopo poco come una vergine. Continuo a lappargliela, le succhio le labbra, sbrodola come un consumata baldracca.
Vergine e puttana.
Viene una seconda volta, a lungo: le prosciugo la passera con la lingua: cola come solo le vere porcelle sanno fare.
Incollo le labbra al suo bocciolo e lo succhio delicatamente. So bene che può essere una sensazione insopportabile.
Le inserisco uno, due, tre dita nella passera.
Non si rende neppure conto di come la sto aprendo: mi sbatte la figa contro le dita. Quando comincia a venire la sento stringermi convulsa le dita.
Viene lungamente, inarcandosi, mugolando e sbavando, la lingua fuori, oscenamente pronta a qualsiasi porcata mi venga in mente.
Comincio ad accarezzarle il buco del culo.
Ho le mani completamente vischiose di lei.
Le infilo al volo, brutalmente un paio di dita.
Ha lo sfintere riottoso.
Si apre di colpo, ...