1. Una vita al limite


    Data: 04/01/2019, Categorie: pulp, Autore: Lucido De Lirio

    ... di difendersi li incattivisce … lei ci ha provato e loro si sono eccitati fino a linciarla. T: - L’hanno uccisa? A: - Respirava ancora quando hanno finito di pestarla, ma ormai era in agonia, poi l’hanno appesa ad un ramo e hanno fatto divertire i ragazzi con le lance. T: - Noooooo!! Ma che razza di bestie sono! Come hai fatto a sopportare questo? A: - Se vuoi sopravvivere devi accettare anche che la morte di un’altra schiava significa una speranza in più per te. Devi diventare egoista e cinica. T: - Davvero non riesco a credere che tu sia tornata sana e salva. Ti vedo, ti parlo e non ci credo. Ti prego, dimmi che stai esagerando, dimmi che qualcosa la stai inventando tu … A: - Ti posso assicurare che è proprio così, anzi ho evitato di approfondire qualche dettaglio … T: - Ti prego, basta così. Ora sei tornata, ti stai riprendendo, cerca di dimenticare … A: - Non ci riesco, non ci dormo la notte. Penso e ripenso e poi rivedo e rivivo ogni istante, ogni dolore, ogni privazione, ogni umiliazione. Sono settimane che mi sto consumando nell’attesa … T: - Attesa di che? Non vorrai mica dirmi che … no! Non è possibile… A: - L’hai capito … non ce la faccio più. Una volta che l’hai provato ti prende dentro…devo tornare … T: - Ma perché? A: - Vedi, dopo un’esperienza del genere, ti rendi conto che una cosa è giocare, recitare un ruolo, un’altra cosa è esserlo davvero. Se davvero ti senti di essere una nullità, un essere inferiore, se davvero, ma davvero senti che la tua condizione ...
    ... naturale è quella di essere proprietà di qualcuno, che non sei degna di essere padrona della tua esistenza ma che deve esserlo qualcuno per te, se davvero ti senti un insetto, un verme che chiunque può decidere di schiacciare in qualsiasi momento … T: - E tu ti senti così? A: - No, non mi sento, lo sono! Sono sempre stata una nullità ed ora l’ho finalmente capito. Ho capito che mi sento viva solo se priva di volontà, di libertà, di identità; vivendo ogni giorno sapendo che può essere l’ultimo e che questo non dipende né da me, né dal caso, ma dalla volontà, dal capriccio di chi mi possiede. Ho realizzato che sono fatta per subire, per ubbidire, per essere picchiata e umiliata perché è giusto così. Lì lo capisci, lì te ne rendi conto. Quando ti rendi conto che vivere nuda e sporca e dormire nel fango, essere usata come una bestia da fatica, essere picchiata selvaggiamente se fai una cosa di tua iniziativa o non fai bene ciò che devi, essere picchiata anche senza motivo solo per divertimento, essere a disposizione di tutti, essere inferiore agli animali domestici, mangiare insetti, vermi e merda di animali, quando arrivi perfino a vedere gli insetti che strisciano su di te e ti stanno succhiando il sangue e non li scacci perché la cosa ti è indifferente, oppure che un cane ti sta pisciando in faccia o ti sta azzannando una gamba e lo lasci fare perché ti è superiore e devi rispettarlo … Quando ti rendi conto che tutto questo ti è assolutamente normale, che questa vita ti è ...
«12...567...»