1. Si, era proprio il meccanico che cercava.


    Data: 04/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... inclinandosi su un fianco si tolse l’ovetto dal culo. Voleva vedere come fosse. Era come lo aveva immaginato, forse un po’ più grosso e lo spinse nuovamente dentro afferrandolo per la base.
    
    Dopo più di mezz’ora Umberto ritornò nell’ufficio dicendogli che presto avrebbe finito e si mise a fare delle telefonate. Entrò anche il ragazzo che, con molta noncuranza, quasi lo ignorò, pur vedendolo seduto li tutto nudo. E, questa volta, mentre i due parlavano di cose tecniche, come se lui non fosse li, si sentì davvero a disagio ed in imbarazzo. Tirò un gran sospiro quando il meccanico se ne andò salutando e ricordando all’uomo che sarebbe ritornato all’apertura del pomeriggio.
    
    “Perfetto. Chiudi pure tutto che noi usciamo più tardi. Bene, adesso siamo soli e tu di sicuro ti aspetti che adesso ti scopi come ti ha detto Giulio, vero?”
    
    Effettivamente era quello che sperava ma non disse nulla. Umberto gli si mise davanti e si sbottonò i calzoni invitandolo a tirar fuori la sua bestia. Non se lo fece ripetere e dopo averne sentito la consistenza attraverso gli slip, gli fece far capolino abbassando l’elastico.
    
    Quello che si trovò davanti era esattamente quanto gli aveva descritto Giulio. “Non ha affatto esagerato, questo è proprio grosso.” si disse cominciando a giocare con le mani con quella sberla di salsicciotto.
    
    “Tutto dentro!” gli chiese Umberto appena iniziò ad indurirsi. L’odore e il sapore erano di maschio. Era evidente che era da parecchie ore che non si lavava ...
    ... ma quell’aroma era assai piacevole e lo succhiò e leccò con ingordigia fin che riuscì a tenerlo tutto in bocca. Ma quando svettò nella sua massima estensione si accorse di riuscirci solo in parte. Era troppo grosso per la sua bocca.
    
    “Hai capito perché ti voglio bello aperto?”
    
    Si, lo immaginava e solo quel pensiero lo aveva fatto diventare durissimo. Anche lui aveva un bel cazzo, ma nulla in confronto a quel mostro che stava smanettando.
    
    “E così ti piace” aggiunse indicando la sua erezione “e allora facciamo sul serio, non ti pare? Sei pronto? Lo vuoi?”
    
    Fece di si con la testa e Umberto abbassò i pantaloni per poi lasciarli li per terra. Come lo vide nudo pensò a quanto gli aveva detto il suo amico: “E’ una foresta. Un vero orso. Ha pelo dappertutto” perché quell’uomo era davvero ricoperto di pelo. Quasi non riusciva a vedere il colore della pelle da quanto era peloso. Sembrava avesse una pelliccia dalla quale faceva capolino soltanto metà cazzo. Ma che cazzo! Si disse che saranno stati almeno venti centimetri dritti dritti ma era grosso come una lattina di Coca.
    
    “Stupito? Troppo pelo? Ma mi pare che ti piaccia… Dai, alzati che si comincia!”
    
    Come fu in piedi lo girò di peso e, spingendogli le spalle in avanti lo fece appoggiare alla scrivania, prima di afferrare il dildo che aveva ancora ben piantato dentro iniziando facendolo entrare ed uscire completamente.
    
    “Bene, bene, scorre che è una meraviglia. Forse sei più aperto di quanto mi sembrava. Meglio per ...
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