Effetto nico - 3
Data: 04/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... testa:
“No… falle tu.”, rispose.
In quel momento, per quanto cercasse di nasconderlo sotto la mano, infilata nella tasca dei pantaloni, mi accorsi con un brivido che aveva il cazzo duro.
“Perché non le fate assieme?”, intervenne allora Nico e mi tolse di mano la macchinetta.
L’odore del suo corpo nudo e sudato mi avvolse e in un lampo capii. Mi tornò il mente quanto lo avesse eccitato vedermi giocare con il dildo e capii che aveva organizzato tutto per vedermi ora inculare da un altro.
D’impulso, allora, mi avvicinai ad Andrea e senza mezzi termini gli allungai una mano all’inguine: sentii la consistenza morbida dei coglioni e più sopra il turgore massiccio della sua erezione. Lo fissai negli occhi scintillanti e lentamente mi calai in ginocchio.
Lui non si era mosso, non aveva battuto ciglio; solo un cupido sorriso gli si era aperto sulle labbra.
Con le mani che mi tremavano gli slacciai la cintura e gli sbottonai la patta; i leggeri pantaloni estivi gli si afflosciarono ai piedi e lui ci sgambettò fuori. L’afrore del suo corpo mi sferzò le narici. Abbassai gli occhi: indossava degli slip sformati e non propriamente puliti, tesi sotto la pressione di un batacchio che si preannunciava poderoso.
Un’ampia macchia di bagnato ne coronava l’estremità presso l’elastico della cintura. Sollevai lo sguardo al suo volto.
“Sei eccitato.”, osservai stupidamente.
“Sì, - rispose lui con un ghigno – che t’aspettavi?”
A quel punto, afferrai l’elastico degli ...
... slip e li abbassai lentamente. Il cazzo ballonzò in avanti appena fu libero, mentre le palle ricadevano pesanti. Con una lentezza quasi al rallentatore gli calai le mutande fino ai piedi e gliele sfilai, portandomele al naso per annusarne l’odore; poi con la sinistra gli soppesai i grossi coglioni nello scroto peloso, con la destra gli presi a metà l’asta vibrante, la scappellai del tutto e mi ci calai sopra con la bocca.
Andrea fremette e sospirò, mentre io gemevo languidamente, sentendomi pizzicare la lingua dal sapore acidulo del sugo che gli sbavava la cappella.
“Ti piace?”, sentii Nico che mi chiedeva.
“E’ fantastico…”, mugugnai, slinguandolo golosamente attorno al taglietto.
Lo smanettai alcune volte in tutta la sua lunghezza, poi tornai a leccare il glande nuovamente bagnato, passandogli la punta della lingua tutt’attorno alla corona e picchiettandolo sul filetto con rapidi colpi. Andrea ebbe un sobbalzo.
“Ci sai fare con il cazzo.”, mormorò.
Mi resi conto che cominciavano a tremargli le gambe. Allora mi rialzai.
“Vieni”, gli dissi e, tirandolo per l’uccello, lo feci sedere sulla sponda di un lettino che era lì e mi accosciai fra le sue gambe aperte.
“Prendiglielo in bocca, dai. – mi stimolò Nico – Fammi vedere come glielo succhi.”
E io ripresi in bocca quel nerchio gustosissimo e succhiai il glande spugnoso, mentre con la mano masturbavo lentamente il gambo nella sua guaina carnosa.
Andrea gemeva e sospirava senza ritegno, adesso, mentre ...