1. L'estate sta finendo


    Data: 05/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: HegelStrikesBack

    ... aprì.
    
    Fabrizio, impanicato, cominciò a tempestarlo di WhatsApp per sapere dove fosse, come stesse, cosa stesse succedendo.
    
    Nessuna risposta. 
Greg, nel mentre cercava di cambiare il biglietto con quello per il primo volo Lufthansa disponibile per l’Italia, qualsiasi destinazione sul suolo nazionale andava bene.
    
    Si sarebbe arrangiato da lì a tornare a casa.
    
    Il ding-ding delle notifiche cominciava ad infastidirlo, sapeva che era Fabrizio e non aveva nessuna intenzione di leggere quei messaggi e meno che mai di rispondergli.
    
    Modalità aereo on e via.
    
    Fabrizio nel mentre si catapultava nella hall a chiedere notizie.
    
    Senza mai alzare gli occhi dal monitor del computer il biondino slavato della reception disse che il signor Castaldini se ne era andato circa un’ora e mezzo fa, ha lasciato anticipatamente l’hotel.
    
    Si fece chiamare un taxi e corse all’aeroporto per cercare di fermarlo.
    
    Non vi riuscì, quando Fabrizio arrivò in aeroporto Gregorio si era già imbarcato su un volo per Milano.
    
    Passò la notte a cercare tutti i “Castaldini” sulle pagine bianche di Bologna per provare a rintracciare all’indomani Gregorio che - non a torto - aveva smesso di rispondere a telefonate e messaggi.
    
    Volò fino a Torino col cuore in gola, cambiò la valigia con un borsone di cose pulite e prese il primo Frecciarossa per Bologna.
    
    Dopo una serie di telefonate la signora Silvia Castaldini confermò che sì, il suo Gregorio abitava lì, ricordò Fabrizio e fu perfino felice di ...
    ... sentirlo.
    
    La sera stessa Fabrizio era sotto il loro portone ad aspettare che Gregorio tornasse.
    
    Lo vide scendere da un tassì, il cuore gli esplose in gola dalla gioia.
    
    Il giovane dottore invece rimase quasi paralizzato, prese la sua valigia dal bagaglio e si diresse verso il manager.
    
    - “Si può sapere che ci fai qui?”
    
    - “Credo di doverti delle spiegazioni.”
    
    Gregorio appoggiò le valigie in casa e poi scese di nuovo su Via Mazzini.
    
    - “Che ne dici di fare due passi?”
    
    - “Sì, mi sembra una buona idea.”
    
    Fu una passeggiata breve la loro, si fermarono a chiacchierare sulle panchine dei Giardini Margherita dove Fabrizio diede motivazione di tante cose e Gregorio le ascoltò tutte.
    
    - “La verità, Fabrizio, è che il tempo ci ha cambiati. Siamo cresciuti entrambi, non siamo quelli di vent’anni fa. Vedi, siamo come le foglie che sono cadute da quegli alberi sul viale: non puoi ridarle al loro ramo. È la natura. Va così. Io voglio conservare quel ricordo, quello dell’estate del novantasei. Quando io ero un bambino ignaro del mondo e tu un uomo che ancora non sapeva che cosa sarebbe diventato.”
    
    - “Figurati non lo so neanche adesso che cosa sono diventato.”
    
    - “Guardati dentro, tira il fiato, smettila di correre. La risposta la sai. Io ho un modo troppo diverso dal tuo di vedere l’amore e la vita in generale… e poi ho finito di soffrire da poco, non so se sono pronto a ributtarmi in un’altra relazione. Devo imparare ad amare davvero me stesso, prima di potermi ...