L'estate sta finendo
Data: 05/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: HegelStrikesBack
... “La mia notte con Maud” di Eric Rohmer. Era quella la vita che voleva e che Fabrizio non si sentiva pronto a dargli. Ne avevano parlato tante volte.
Che cos’avrebbe fatto poi a Poitiers o a Lione o in qualunque altro luogo? Sarebbe stato troppo difficile e rischioso reinventarsi. No, meglio così. Meglio il piede in due scarpe, se così si può dire.
Le tartine ai buffet, grazie a Dio, finiscono in fretta tanto in Italia quanto in Germania indipendentemente dal loro numero.
Fabrizio promise agli investitori tedeschi che avrebbero ricevuto una bozza dell’accordo economico nelle settimane successive, brindò col Presidente ancora una volta e si ritirò nella sua stanza per farsi una doccia e rilassarsi un attimo.
Chiamò Andrè per raccontargli tutto, gli parve pure di dimostrare un certo entusiasmo ma no, Andrè lo blocco dopo pochi minuti.
- “Che hai? Ti sento distante”.
Fabrizio rimase interdetto, non si sentiva distante, anzi… però effettivamente c’era un però.
Però Fabrizio da quando aveva visto Gregorio non riusciva a non pensarci. Parlava, rideva, faceva il businessman di stocazzo ma in un angolino del suo cervello c’era il sorriso stupito nel vederlo di Gregorio.
Un sorriso che gli ricordava tanto quello di Andrè in qualche modo.
Disse qualche frase di circostanza al povero scrittore francese, di quelle frasi pre-confezionate sulla stanchezza, e s’affrettò a chiudere dicendo che aveva solo bisogno di riposare un po’ e che magari si sarebbero sentiti ...
... dopo.
Andrè sospirò.
Un po’ se l’era bevuta, un po’ no, ma ormai ci era abituato.
Sapeva che se voleva tenerselo vicino doveva abbozzare un po’ e prendersela meno, almeno era sicuro dei sentimenti di Fabrizio.
Si fece una doccia e, avvolto nell’accappatoio bianco con il logo dell’hotel, si buttò a peso morto sul letto king size. Prese il cellulare e scrisse un WhatsApp a Gregorio.
- “Hey, che fai turista per caso?”
Di tutta risposta gli giunse un selfie dalla cupola del Reichstag con scritto “Conquisto il mondo.”
Non potè fare a meno di ridere, che sensazione di benessere gli dava Gregorio. Era così anche nel 1996, quando tutti li chiamavano “Gli Inseparabili”.
Dov’era uno, trovavi anche l’altro.
Fabrizio ci stava davvero bene con quel bambino, gli sembrava di conoscerlo da una vita, di averlo cresciuto lui. Sentiva una responsabilità nei suoi confronti, lo faceva sentire adulto e responsabile e viceversa a Gregorio piaceva sentirsi a suo pari. Maturo, responsabile e ligio al dovere.
E ridevano, quanto ridevano!
A Gregorio piaceva tantissimo l’umorismo goffo di Fabrizio e Fabrizio impazziva per la serietà con cui Gregorio parlava, da adulto consumato e vissuto.
- “Io sono stanco morto, ti va di fare una cosa estremamente rilassante stasera?”
- “Ok, hai già qualche idea?”
- “Sì sì, fatti trovare pronto nella hall alle 19 che poi a te ci penso io. Ah, mettiti il costume da bagno.”
- “A Berlino? A metà settembre?”
- “Tranquillo che ...