1. Viaggio d'affari a madrid


    Data: 07/01/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: granbear

    ... rosso come un peperone, tutto a strisce, un occhio pesto ed un labbro gonfio.
    
    Per dargli un po’ di conforto, prima di entrare al quinto livello, con il permesso della padrona, io e Silvio gli portammo un thé, lui gradì molto e lo bevette d’un fiato. Entrammo nel corridoio cinque.
    
    Era composto da un lungo ambiente unico, senza spazi riservati, pieno di gente di tutti i tipi. Io e Silvio fummo agganciati da due trans che ci chiesero il permesso di sbocchinarci, acconsentimmo e loro iniziarono il lavoro che, né io ne lui, consentimmo che arrivasse compimento. La bocca dei trans ci rinvigorì il cazzo ed entrambi a verga dura, giravamo per la sala in cerca dell’esperienza conclusiva della serata.
    
    Trovai Ivano e, di nascosto della padrona, lo costrinsi a farmi succhiare il cazzo. Succhiando avidamente e velocemente, senza ritegno, lo costrinsi a venirmi in bocca, mangiandogli la sborra in cerca di nutrimento. Lo lascia per terra come uno straccio, andandomene rinvigorito da quel gustoso albume.
    
    In preda a nuova violenta lussuria cercai una nuova preda.
    
    Vidi con soddisfazione Miss, presa come una schiava, dai due colossi neri di prima, piangeva ed urlava la troia, a colpi di cazzo ed umiliazioni aveva perso l’alterigia dei precedenti livelli. Fui contento, una vera e propria riscossa per lo schiavetto Ivano.
    
    Martina nel frattempo era intenta a succhiare il cazzo ad un vecchio di ottant’anni, nel tentativo di farlo addrizzare.
    
    Decisi di sparare la mia ultima ...
    ... cartuccia, aiutai la mia amica infilando il cazzo in bocca al vecchio, che incomincio a succhiare avidamente.
    
    Sopraggiunse Silvio che mi diede il cambio, con il suo cazzo alla bocca del vecchio. Fui attratto dalle chiappe di Silvio l’inculai. Il quadretto sci sciolse quando venimmo entrambi in faccia al vecchio per umiliarlo.
    
    Martina era piena di sborra ma felice, io e Silvio, dopo un breve consulto, decidemmo di chiudere e passare al livello finale “la catarsi”. Detto fatto, io, Martina e Silvio prendemmo un ascensore che ci portò al piano sopra il livello iniziale, dovevamo purificarci.
    
    Arrivammo ad un piano con giardino pensile, stile giapponese con delle gheishe addette al servizio, da cui potemmo ammirare l’alba domenicale di Madrid. Eravamo tutti pesti sporchi, stanchi, frastornati e con gli orifizi ed i cazzi in fiamme e ci rilassammo sotto una doccia rigenerante.
    
    Passammo al massaggio sotto le mani delle gheishe e poi, ad una abbondante colazione a base di caffè, frutta e croissant caldi, adagiati su comodi divani.
    
    Riprendemmo lucidità e riprendemmo a discutere amabilmente della serata.
    
    “Sai Silvio non riesco proprio a capire cosa mi sia successo stasera, forse il drink, forse la perla…. “ -“oh Marco “ – rispose lui: - “ sai è normale il drink è moderatamente alcolico , la perla è assolutamente inerte, ma insieme fanno un perfetto alibi per le cose che si fanno di notte, in certe occasioni e che , poi si vogliono cancellare,… non preoccuparti”- abbozzai ...
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