1. la cameriera


    Data: 18/01/2019, Categorie: Etero Autore: Sissyita, Fonte: Annunci69

    Suonai il campanello, aspettai alcuni attimi e sentii un ticchettio di passi avvicinarsi.
    
    Quando terminarono capii che qualcuno aspettava lì dietro, presi la busta dalla mia tasca e la infilai sotto la porta. All’interno di essa c’era una mia dichiarazione controfirmata da un avvocato in cui dichiaravo che entravo di mia spontanea volontà all’interno dell’abitazione situata in via Delle Rose 46 ed all’interno di essa mi sarei fermato per un periodo variabile compreso tra un giorno ed un mese. Mi impegnavo a non divulgare quello che avrei visto, sentito o vissuto all’interno dell’abitazione. Il contratto non avrebbe avuto alcun valore se avessi ricevuto menomazioni permanenti durante il mio servizio, la Signora si impegnava in tal senso.
    
    Timidamente fu aperta e mi si presentò davanti una cameriera, o meglio, una persona con una divisa di cameriera, il sesso probabilmente era femminile dalle fattezze del corpo, i fianchi leggermente larghi, la vita molto stretta, i seni abbastanza pronunciati coperti completamente dalla divisa. Portava una maschera femminile di buona fattura che copriva completamente la testa, il naso era ricoperto dalla maschera che sembrava entrare anche all’interno delle narici.
    
    La bocca era costituita da due labbra femminili abbastanza carnose e rosse tenute aperte da una pallina di gomma rossa che faceva da bavaglio. Si poteva vedere una leggera umidità ai bordi delle labbra. I capelli erano biondi, lunghi, sicuramente costituiti da una parrucca, ...
    ... scendevano sulle spalle. Gli occhi erano delle lenti ben fatte al di sotto delle quali si poteva intravedere il movimento degli occhi reale.
    
    La divisa era costituita da una gonna nera molto lucida sopra al ginocchio probabilmente in latex, la gonna saliva lungo i fianchi dove iniziava una divisa bianca con al di sotto una camicetta nera con alcuni pizzi sui bordi.La camicia era allacciata fino al collo dove ricopriva leggermente un collare abbastanza ingombrante che sembrava lasciare pochissimo movimento al collo.Al di sotto della gonna si potevano vedere delle calze nere e lucide, molto pesanti che fasciavano il ginocchio e scendevano giù, alle caviglie dove un paio di scarpe decoltè dal tacco altissimo quasi sembravano spezzare in due il piede. Dei laccetti adornavano ogni scarpa dove si potevano intravedere dei piccoli lucchetti chiusi ai loro estremi.
    
    Le braccia erano coperte da lunghi guanti di gomma neri, molto fini, ai polsi dei bracciali con alcuni anelli legati ad essi, gli stessi anelli erano presenti vicino alle caviglie, sul collare e si intravedevano dal di sotto della camicetta.
    
    Entrai, nella casa, l’ambiente era poco luminoso, ero in una stanza arredata in modo molto moderno, stile essenziale, lineare, elegante. La cameriera chiuse la porta e mi indicò di togliermi i vestiti e di appoggiarli all’interno di un cesto di vimini. Iniziai a svestirmi mentre sembrava fissarmi attraverso i suoi occhi di plastica inespressivi. Con un po’ di vergogna tolsi le ...
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