1. la cameriera


    Data: 18/01/2019, Categorie: Etero Autore: Sissyita, Fonte: Annunci69

    ... molto elastici, sentivo che la cameriera faceva un certo sforzo nell’infilare la calza lungo la mia gamba, sentivo una compressione molto forte che partiva dalla caviglia e via via proseguiva lungo le mie gambe.
    
    Le calze avevano due aperture, in quella frontale fece passare il mio pene che in quel momento era eretto ed eccitato, la seconda apertura era posizionata dietro in corrispondenza dell’ano.
    
    Dopo la prima calza la cameriera mi squadrò per un momento e ne tirò fuori una seconda, dello stesso tipo, che iniziò nuovamente con più facilità ad infilare sulle mie gambe, la pressione questa volta era notevole, sentivo che le gambe e le chiappe erano prese da una morsa molto forte, mi sentivo completamente fasciato.
    
    Dopo quest’ operazione la cameriera prese una cinghia dal cesto, era una cintura di castità in cuoio e metallo che obbligava il pene a stare nella posizione a riposo, mentre cercava di fissarla piegò il cazzo in due facendomi male per riuscire ad infilarlo in una gabbietta, vidi che la cintura presentava anche un fallo nella parte posteriore che mi venne infilato a forza e con dolore su per il retto, sentivo il culo che stava bruciando e stava esplodendo e non potevo fare nulla per poter diminuire tale sensazione.
    
    Le cinghie vennero strette e fermate tramite un lucchetto abbastanza ingombrante, sopra alla cintura vennero infilati un paio di mutandine femminili rosa con pizzo e ricami floreali, il tessuto era molto sottile e si poteva ...
    ... tranquillamente intravedere quello che stavano coprendo, quell’ indumento nella sua inutilità era forse il più umiliante tra quelli che fino a quel momento avevo indossato.
    
    La cameriera mi fece infilare un paio di scarpe molto alte, del suo stesso tipo, nere, altissime, lucide, sentii che le mie dita formavano quasi un angolo di 90 gradi con la pianta del piede, le scarpe avvolgevano la caviglia ed erano fermate con dei piccoli lucchetti che ne impedivano la rimozione.
    
    Vennero poi incollate delle protesi femminili sul seno, sentii mentre le posizionava che il mio capezzolo veniva inserito all’interno di una piccola cavità che sembrava avere una dentellatura.
    
    I capezzoli finti erano molto grandi e marroni, la cameriera ne prese uno con due dita e schiacciò.
    
    Sentii che la pressione delle sue dita veniva trasferita sul mio vero capezzolo tramite una specie di piccola pinza dentellata che mi fece contorcere dal dolore.
    
    La cameriera ripetè l’operazione sull’altro capezzolo e sembrò quasi che provasse piacere nel vedere che la pinza svolgeva il lavoro correttamente.
    
    Sopra i seni finti saldamente incollati al mio petto mise un reggiseno nero che li spingeva verso l’alto, sentii che il contatto con la pinza aumentava anche se a riposo non stringeva il capezzolo e non provocava dolore.
    
    Sopra al busto arrivò il corsetto, abbastanza alto, partiva dai fianchi ed arrivava a coprire una parte del mio nuovo seno, era steccato con lacci sulla parte posteriore e ganci sulla parte ...
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