1. Ciao belle tettine


    Data: 07/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Capezzolone, Fonte: Annunci69

    ... un tribale tatuato su un pettorale.
    
    “Sai pure chi c’ha du’ zinne da paura?” fa il fustacchione “La mora de ‘ieri al mare...”
    
    “Cinzia?”
    
    “Cinzia la squinzia”
    
    “Madonna, co’ quer fisico dovrebbe fa’ la pornostar...”
    
    “Sì, c’ha le sise a punta! Co’ quer costume je se vedeva tutto”
    
    “Hai visto? Due capezzoloni grossi così, quando je se so’ rizzati in acqua... Mamma mia!”
    
    Scoppiano tutti a sghignazzare.
    
    “Però Mario c’è stato.” sentenzia Roberto colla sua aria da gran maestro “Dice che nun je l’ha data”
    
    “A me basta che me fa ‘na bella spagnola colle zizzone...” ride il fustacchione simulando il gesto sulla patta del costume.
    
    “Se, bello, quella sta a aspettà te...” ride il pelato.
    
    “Va be’, male che va te la fa Andrea ‘na spagnola. Ha’ visto che tette?” ride Roberto mollando una pacca al cicciottino che è a mollo accanto a lui.
    
    “Vaffanculo” replica il panzerotto ridendo e schizzandogli un gavettone addosso.
    
    “Ma Erika te le ciucciava le zinne?”
    
    “Stronzo! Erika me ciucciava ‘n’artra cosa ed era pure brava!” sembra finalmente sbottonarsi il tettone che fino a quel momento si era limitato ad ascoltare e ridere.
    
    “Ooooooh! Andre maialone!” lo sfottono affettuosamente gli amici.
    
    “Je piaceva popo ‘r cazzo” replica lui.
    
    “E pure ‘n po’ troppo, je piaceva pure quello de l’artri” gli fa eco Roberto mentre esce dall’acqua e si issa statuario sul bordo piscina.
    
    “Sai chi dicono che lo prende in bocca?” fa il fustacchione “Alice, quella der ...
    ... bar”
    
    “Ma chi... belle chiappette?” chiede il pelato.
    
    “No, l’artra” lo corregge Roberto, che frattanto ha aperto il getto di una doccia sotto una pensilina e getta indietro la testa lasciando che l’acqua scorra scintillante sul suo corpo da adone, cinto solo da un paio di shorts che lasciano intuire tutto il contenuto.
    
    “Stefanino dice che j’ha fatto ‘na bocca” proseguono gli altri senza far caso a lui che sembra pavoneggiarsi per un immaginario pubblico di femmine assenti.
    
    “No! Ma che cazzo sta’ a dì?”
    
    La conversazione prosegue, conviviale e triviale, sullo sfondo mentre il mio sguardo è ipnotizzato da Roberto, che ora si è cinto un largo asciugamano intorno ai fianchi e si sta sfilando il costume da sotto.
    
    “L’ha detto lui, te ricordi, Ro’?”
    
    “Sì... sarà ‘na cazzata. Io c’ho paccato l’arta sera, me la so’ palpata per bene ma ancora nient’altro”
    
    “No, Ro’! E che j’hai detto a Monica?”
    
    “’Sti cazzi de Monica. Mo’ in settimana la rivedo pure!”
    
    “Ma che cazzo dici?”
    
    “La richiamo e... vediamo se ‘sto cazzone je piace...” sentenzia aprendosi l’asciugamano e prendendoselo in mano sgrulla davanti a tutti il suo uccellone penzoloni.
    
    Wow! Non saprei dire quanto fosse grosso e bello da quella distanza, senza contare quanto poco esperto fossi allora.
    
    “Ahahahahah! Ro’, sei er peggio!” ridono gli altri.
    
    Io ho un tuffo al cuore e sento l’irresistibile impulso a portarmi una mano al pisello che, a differenza di quello di Ro’, è rizzato all’insù e dolorante, e ...
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