Ciao belle tettine
Data: 07/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Capezzolone, Fonte: Annunci69
... abbassò di scatto le mani e mi sollevò le tette.
«Uuh! uuh!» ululò ridendo e facendo un cenno agli altri.
Risero tutti. Oggi mi rendo conto che per loro era solo uno scherzo innocente, ma mi vergognai come mai in vita mia. E il peggio erano le ragazze che assistevano alla scena e mi vedevano... così. Ma la coglionella durò poco. Poi corsero tutti nello spogliatoio dove anche le magliette potevano omologarsi ai torsi nudi. O magari tutti quanti nudi. Io mi rinfilai la maglietta e corsi a nascondermi.
Restai turbato tutto il giorno. La sera mi misi a letto ma feci fatica a prendere sonno. Continuavo a sentirmi quel senso di fuoco che mi saliva al viso. Ripensai alla sensazione provata in campo, il vento e il sole caldo sulla pelle, sulla mia, su quella degli altri, che si assottigliano ed evaporano nella carezza dell’aria fino a diventare un tutt’uno. I pettorali che ballano, i miei, quelli di Piero, quelli degli altri. Ora però sono diventato bravo. Nonostante l’imbarazzo e la stranezza della situazione riesco a prendere la palla, a smarcare, a segnare canestro. Gli altri esultano, mi abbracciano, mi toccano le sise, mi fanno toccare le loro. Siamo nello spogliatoio adesso. Tutti a petto nudo. Vedo Piero seduto su una panca che mi sorride, abbassa gli occhi a guardarsi i pettorali che pendono contratti, i capezzoli che sporgono eretti. Poi guarda di nuovo me.
«Ti piacciono?” mi chiede “Le vuoi toccare?».
Mi fa cenno di avvicinarmi, mi invita a sedermi in ...
... braccio a lui. Sono a cavalcioni sulle sue ginocchia. Mi prende le mani e se le appoggia sui pettorali. Anche lui me li tocca. Mi strizza i capezzoli. Che sensazione strana. Sento gli altri che ridono, guardano tutti divertiti come Piero dispone di me. Tutti mezzi nudi. C’è anche il prof. Anche lui è a petto nudo, mi guarda, sorride, fa cenno di sì con la testa. E improvvisamente mi accorgo di essere tutto nudo. Ho le mani di Piero dappertutto. E il mio pisello sta per godere. All’improvviso mi sveglio da quello strano sogno. Mi volto a pancia in su per evitare di venire contro il materasso. Trattengo l’orgasmo e mi viene mal di pancia. Che mi sta succedendo?
Le volte successive in cui fummo di nuovo costretti ad allenarci allo stesso modo per me la tortura non fu meno sadica. Ma con il tempo sembrava che gli altri si fossero abituati alle mie tette e, comunque, sembravano decisamente più interessati al gioco che a loro.
Finita la scuola, come tutte le estati andai con mia madre e il mio fratellino alla casa al mare. Mio padre ci raggiunge nei fine settimana Che pizza: lì mi annoio. Non mi piace stare in spiaggia: fa caldo e io me ne sto sempre sotto l’ombrellone con la maglietta indosso. Me la sfilo giusto per buttarmi in acqua e me la rimetto appena mi asciugo. E devo anche sentirmi le lagne di mia madre e di altri su quanto mi farebbe bene togliermela e prendere il sole. Oppure faccio lunghe passeggiate da solo. Non faccio amicizia con i miei coetanei: non mi sento a mio ...