1. Il numero dodici


    Data: 03/02/2019, Categorie: Etero Autore: brendon_7

    ... mi vien solo ora che ho la foto, ma è un dubbio blando, più un timore di esser deluso che altro.
    
    Le faccio i complimenti, e con mio sommo piacere lei ricambia: mi trova “carino e simpatico”… è un bel complimento, visto che “un gran figo” so di non esserlo.
    
    Arriviamo a proporci un incontro per un drink, e concordiamo per la sera stessa. Forse mi tirerà un bidone? è la celerità a mettermi il dubbio. Tentar non nuoce. Le lascio il mio numero, per avvisarmi se dovesse servire, e lei mi lascia il suo ma “non chiamare adesso, sono in casa e c’è mia madre”. Forse è vero, o forse non vuol farsi chiamare perché il numero è fasullo e stasera, quando la chiamerò perché non sarà all’appuntamento, chissà chi risponderà. Continuo a dividermi tra possibilista e pessimista.
    
    Ci siamo accordati per vederci alle nove, alla fontana di piazza Unità. Lei arriverà direttamente dalle prove di musica, avrà fame, e quindi a me viene assegnato il compito di pensare fin da subito a dove portarla a mangiare, per non perdere tempo. Mi informa anche che quindi, arrivando da musica, sarà un po’ “scrausa”… Tradotto: che non mi aspetti di vederla truccata e in gran tiro, sarà vestita male, trasandata, senza trucco, senza tacchi e coi capelli arruffati. Mi avvisa per non farmi prendere paura…
    
    Che strano aver fissato un appuntamento così, quasi al buio ma con naturalezza. Chissà come andrà. Chissà se prenderò paura.
    
    Resto poco al mare, sia per non rischiare di presentarmi all’appuntamento ...
    ... ustionato, sia per non rischiare di arrivare in ritardo, imbottigliato nel traffico dei vacanzieri giornalieri di città e di quelli che arrivano da più lontano e vogliono sconfinare che intaseranno la strada.
    
    E così arrivo lievemente in anticipo. Riesco addirittura a trovar subito parcheggio proprio lungo le rive, vicino al molo pedonale che si protende in mare e a pochi passi dalla piazza.
    
    Non sono emozionato, perché dentro di me mi tengo pronto al fatto che non ci sarà nessuno all’appuntamento; già penso a quale giro di amici chiamare per una birra , come misura riparatoria per la serata. Faccio due passi sul lungomare per far avvicinare l’appuntamento, e quando mancano pochi minuti all’orario convenuto mi appropinquo verso la fontana della piazza, adesso sì leggermente ansioso, speranzoso di trovare Silvia, e resterei deluso se non arrivasse o se non fosse lei la ragazza della foto.
    
    Già a diversi metri dalla fontana riconosco una chioma scura riccioluta, vedo la custodia dello strumento a tracolla, è arrivata più in anticipo di me e la leggera ansia lascia il posto a un misto tra palpitazione e eccitazione. Ero così orientato al fatto che non si sarebbe presentata che non ho pensato a come ci saremmo presentati dal vivo, e ora sono colto alla sprovvista, perché lei c’è , ed è già lì a pochi metri. Anche lei mi ha visto e mi regala il primo sorriso della serata: bello, solare ed allegro. Per fortuna almeno ho pensato a dove portarla a saziare la fame.
    
    Non è “scrausa”, ...
«1234...7»