1. Rosso vermiglione 2


    Data: 04/02/2019, Categorie: Etero Autore: Maliziosa360

    ... leccandoglielo, succhiandoglielo, segandoglielo senza sosta per un quarto d’ora convinta di riuscire a farlo crollare, ma ancora una volta riuscì a resistere, da un lato ero felice di avere finalmente trovato un uomo così resistente ma, dall’altro, il mio narcisismo femminile soffriva un po’ nel non vederlo capitolare sotto lo stimolo delle mie sapienti arti erotiche! . . . Così, ora ben lubrificata dalla sua lingua e dal gocciolìo dei miei umori, decisi che era giunto il momento di deliziare i miei sensi oramai pieni di desiderio, mollai la presa di bocca e, sfilando la micina dalla sua lingua scivolai lungo il suo addome e, senza tergiversare troppo, lo ripresi con la mano, lo scappellai bene e gli zompai sopra di getto, era come una lama bollente che ti apriva in due . . . restai per qualche secondo senza fiato, ferma sopra di lui poi ripresi forza e tornai a muovermi di bacino, era fantastico dominare quella verga dura e pulsante, lui se ne stava li sdraiato fermo a guardare il mio culo che saliva e scendeva sulla sua asta, talvolta mi giravo per vedere la sua espressione, per capire se gli piaceva, per capire se resisteva o meno alle mie sollecitazioni, lui mi sorrideva ma anche mostrava un viso eccitato e soddisfatto del piacere che provava, non ero ancora arrivata all’orgasmo e così mi sollazzavo a “misurare” la lunghezza di quel calibro andando su e giù lentamente per sentirlo tutto, lui da sotto seguiva il mio ritmo e quando io scendevo su di lui, lui spingeva ...
    ... verso l’alto e questo era bellissimo perché c’era un incontro di corpi e di profondità incredibile, l’eccitazione aumentava ad ogni movimento, la voglia di liberare il proprio piacere prendeva sempre più consistenza e così ad un certo punto mi piegai un po’ di più in avanti, le mie mani gli afferrarono le caviglie e, tenendomi stretta ad esse, cominciai una cavalcata furibonda, quel poderoso cazzo doveva regalarmi tanto piacere, tanto godimento di cui avevo troppo bisogno, anche se stavolta temevo che . . . “l’effetto culo” potesse farlo fermare prima di quanto avrei voluto . . . Lui infatti non staccava gli occhi dal mio culo che vedeva imperniato sul suo cazzo salire e scendere senza sosta, io già stavo godendo come una pazza, mi rendevo conto di non essere per niente cerebrale ma totalmente preda dei sensi, l’orgasmo arrivava copioso e io non facevo nulla per frenarmi, urlavo di piacere supplicandolo di resistermi ancora un po’, mi girai verso lui e scorsi il suo viso in difficoltà a resistere, gli sorrisi perché ero felice di quel piacere che riusciva a darmi, lui chiuse gli occhi e in quel momento capii che stava facendo di tutto per concentrarsi e permettermi di essere per qualche attimo ancora la donna più maiala del mondo! . . . gli dissi che era meraviglioso e che adesso gli avrei concesso il suo meritato piacere, ma volevo godere insieme a lui, così lasciai andare le caviglie e tornai eretta su di lui appena poggiata con le mani alle sue cosce, lo continuai a cavalcare ...
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