Il collega albanese 2 - la vendetta di adan
Data: 05/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: 85bisexcouple
... finocchi voi italiani. Ti è piaciuto il cazzo albanese e sei tornato. E tornerai. Tornerai perché ti piace anche il pugno albanese. E ti piace mangiare la merda! Ahahaha! Voi non vi mangiate le tartarughe, vi mangiate la merda! Ahaha» mi apostrofa Adan con l'intento di umiliarmi ancora di più.
Poi si appoggia con l'avambraccio sinistro ai miei lombi, e con la destra aumenta la velocitá... Sempre piú veloce... Io sto gridando, spaccato dal dolore, ma il mio grido continua a rimanere soffocato dal calzino nella mia bocca. Lunghi istanti ad altissima velocitá, e poi Adan mi stura il culo, estraendomi il suo pugno dalle viscere.
Sento cadere altro liquido...
Adan si alza e mi lascia solo... Chiudo gli occhi, sto quasi per svenire. Il dolore è atroce. Da quando la sua mano è entrata nel mio culo il mio corpo non ha smesso di tremare per un solo istante. Sento di essere completamente sudato, ma ho freddo. Sento di nuovo Adan in un'altra stanza cercare qualcosa, e non oso immaginare con cosa ritornerá.
Sono un paio di bottiglie di plastica, da acqua naturale. Vuote. Sono di colore blu scuro. L'acqua che contenevano era di marca Levissima, frizzante. Hanno una forma cilindrica, con un pronunciato restringimento a tre quarti della loro altezza. Adan ne butta una nel lavandino. L'altra la cosparge di gel siliconico... Mi mette la parte con il tappo nel buco devastato e inizia a spingere. Il mio culo, ormai completamente sfondato, cede. La bottiglia entra e il mio buco si ...
... richiude intorno al restringimento. Adan di nuovo ride compiaciuto. Mi lascia lí, con la bottiglia piantata nel culo. Mi scatta altre foto...
Prende la seconda bottiglia e le forbici da elettricista, e la taglia proprio lungo il restringimento, poi toglie il tappo dal collo filettato. Non capisco cosa vuole fare, cos'altro la sua mente perversa ha deciso di farmi subire...
Finito il suo lavoro torna a occuparsi di me. Mi estrae la bottiglia dal culo e la butta a terra... Quindi sento che si allontana di un passo, ma rimanendo dietro di me... Vedo quello che fa solo con la coda dell'occhio, e non riesco a capire le sue intenzioni. Ora vedo solo che mi guarda, con le mani appoggiate sui fianchi.
Passano diversi secondi, poi parte di scatto e mi da un calcio, fortissimo, fra le cosce. Mi colpisce con una violenza spaventosa i genitali con un calcio di collo pieno, sollevandomi letteralmente dal pavimento.
Se credevo che il dolore provato prima fosse irraggiungibile, Adan mi ha di nuovo dimostrato che avevo torto. Rimango di nuovo senza fiato nei polmoni... Dilaniato dal dolore...
«Spero di averti spaccato le palle, frocio. Così non corri il rischio di mettere al mondo un altro coglione italiano razzista come te!» mi dice sprezzante Adan.
Il dolore è enorme... Faccio fatica a respirare... E inizio a convincermi che Adan non smetterá finchè non mi avrá ammazzato.
Scivolo col corpo sul pavimento, e rimango buttato come uno straccio sul sacco nero che lo ricopre. ...