1. Scout: ancora al capanno


    Data: 08/10/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: skizzoinfoiato, Fonte: Annunci69

    ... poco dopo chinandosi lo imboccò, spompiandomi di nuovo al meglio per alcuni minuti, mentre mi trastullava l'ano.
    
    Il suo dito roteava sullo sfintere e cercava di forzarlo, ma ogni volta contraevo ed essendo asciutto non davo possibilità ad Edo di esaudire quel che voleva quindi si fermò, tolse il dito e lo portò alla mia bocca.
    
    “Lecca!”, così feci, “sputa “ sputai più volte.
    
    Con le dita a cucchiaio portò la saliva del mio sputo sullo sfintere, mi sorrise, riprese a spompinarmi. Riprese al contempo a roteare due, tre dita sul mio sfintere, poco dopo sentii premere con forza, l'orifzio cedette, un dito, l'indice doveva essere era dentro di me.
    
    Una starnissima sensazione esser penetrati, una cosa innaturale, Edo teneva fermo il dito mentre imperterrito mi succhiava.
    
    Il piacere del pompino portò a delle contrazioni anali, fu quasi l'invito per Edo a muoversi dentro di me.
    
    “basta fai piano …. le unghie!”.
    
    Rallentò il movimento avanti e indietro, poi sentii un secondo dito farsi largo dentro di me, proprio mentre, attaccato alla cappella succhiava con forza roteandoci la lingua sopra.
    
    A differenza della prima volta, il gioco di lingua era molto più presente e questo mi piaceva tanto. Riprese a scoparmi il culo con le due dita.
    
    La cognizione del tempo non c'era non sapevo da quanto stessimo andando avanti, ricordo solo che, senza chiedere cambiò posizione si mise prono su di me i nostri sessi si sfiorarono, ci baciammo.
    
    Alzatosi in ginocchio si ...
    ... avvicinò molto col suo bacino, tanto da avere i nostri testicoli a contatto, prese a masturbare entrambi i cazzi con le sue mani all'unisono mentre le aste combaciavano.
    
    Prese le mie gambe e le adagiò sulle sue spalle, il bacino così fu costretto ad alzarsi, spingendo indietro il suo riuscì ad indirizzare il suo membro verso il mio ano.
    
    Edo mi voleva fottere.
    
    Sentivo premere la sua cappella sul mio sfintere ci portò della saliva per lubrificare.
    
    “rilassati.... che entro...!”
    
    “dopo ricambi? “
    
    “certo come promesso, sempre!”
    
    Fu un attimo il mio sfintere si rilassò e in quel momento Edo entrò dentro di me.
    
    Mi sentii starnamente pieno nonostante fosse sottile e non percepii molta differenza fra le due dita e il suo membro, quindi non fu troppo doloroso, un lieve fastdio, il sentirsi violato, una cosa che non volevo. Non so come, non avevo mai provato ma paragonai il suo membro ad una matita leggermente più grossa.
    
    Dovevo avere la faccia contratta, ma Edo pervaso di una lussuria tutta sua, non badò tanto a me e iniziò a scoparmi.
    
    “Fra sei stretto! Mi fa quasi male il cazzo! Ma mi piace tremendamente è bello!”.
    
    “dopo provi te a stare al mio posto poi mi parlerai di dolore!”.
    
    In verità più che di un vero e proprio dolore era un fastidio, come detto, quello che sentivo.
    
    Edo mi scopò con poca delicatezza voleva solo riempirmi, anche il mio culo abituatosi al corpo estraneo iniziò a non sentire più il fastidio che, pian piano, si tramutò in piacere ...
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