1. Svezzamento superlativo


    Data: 11/02/2019, Categorie: Etero Autore: Miriana

    ... caffè, se ti va? ” --- “ E’ un’idea meravigliosa …! Lo desidero proprio ” l’incitai. “ Nel frattempo, vado in bagno a fare la pipì ” l’informai, con un pizzico di malizia. Al ritorno, curiosa mi fermai a sbirciare la tela, meravigliata per la perfezione del corpo che aveva tracciato su di essa; un fisico che vantava delle curve così perfette da farmele invidiare, sperare che la sua creatività fosse stata influenzata anche dalle mie modeste curve. “ Non avresti dovuto spiare l’opera prima che io l’abbia terminata …! ” mi sorprese, porgendomi una tazza di caffè fumante e ristretto, proprio come piace a me. --- “ Sei certo che disegnavi me e non la donna che vive nella tua fantasia? gli domandai, continuando ad ammirare le linee del fisico che lui aveva tracciato con tanta maestria. “ Si, anche se non sono del tutto soddisfatto. Tu sei molto più perfetta di quanto io ti abbia ritratta. Ma se mi concedi ancora qualche minuto di posa, correggerò tutte le linee che divergono dall’originale ” mi rassicurò, accompagnandomi al sofà per aiutarmi a riprendere la posizione primaria, senza mai approfittare per toccarmi dove io invece anelavo sentirlo. La gentilezza ma soprattutto il candore dimostrato da quel ragazzo m’inteneriva parecchio e mi eccitava nel contempo spingendomi a fantasticare in modo lussurioso. Avessi ascoltato la mia volontà, gli sarei saltata addosso e l’avrei ingoiato sia con la bocca che con tutti i miei buchi sessuali. Ma qualcosa me lo impediva. Forse il suo bel ...
    ... faccino ingenuo, puro, che mai era stato solcato dal minimo segno di ambiguità o di libidine, e ancor meno, da espressioni impudiche. “ Ecco, rimani così soltanto pochi minuti, il tempo di fare alcune correzioni, poi, potrai rivestirti, Miriana ” disse, premuroso. Solo una volta s’era avvicinato a pizzicarmi un capezzolo poiché riteneva che non fosse svettante come l’altro, ed a correggere di pochi millimetri la posizione della gamba sinistra la quale, forse per la stanchezza, avevo lasciato andare un poco più in giù sul bordo del sofà. --- “ Ecco fatto! ” esclamò, poco dopo, allontanandosi di un metro dal treppiede per osservare il quadro ed il mio corpo, nel raffronto più naturale, utile a confrontare l’opera con la modella. “ Ora, se lo vuoi, prima che inizi ad adoperare le tempere, puoi anche guardarlo ” mi suggerì. “ Prima di farlo però ti consiglio di vestirti; non vorrei che ti raffreddassi … ” continuò, seguitando ad osservare il disegno con occhio da esperto. Invece di dargli ascolto, andai a rivedere il quadro nuda com’ero, senza badare ad alcunché minimo contegno, posizionandomi fra lui e il treppiede, sculettando come una troia, indietreggiando poi sino ad appoggiare i miei glutei alla patta del suo pigiama, dove mi parve di sentire una leggera erezione. Sentore che non riuscii a constatare visto che, velocemente, era corso a recuperare il plaid dal divano per poi mettermelo addosso e coprirmi soprattutto spalle ed il seno. Quella reazione, confermò pienamente la ...
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