1. Novara


    Data: 12/02/2019, Categorie: Etero Autore: Sturmundgrand

    ... dieci centimetri. Le appoggiò vicino al paio nuovo, che avevo scelto e sospirando disse “Stanno bene insieme!”. Non capii, subito, se avesse inteso solo le sue o le sue insieme alle mie.
    
    Poi, le sue mani con le dita non tanto lunghe ma ben curate toccarono, per farmi provare un plantare, la pianta del piede sinistro, che faceva leggermente male a causa di una botta presa giocando con quei muli dei miei colleghi a calcetto, “Ahi!”;
    
    “Oh, scusami”, la ragazza si era ritratta, temendo di aver interrotto l’incantesimo in cui tutti e due eravamo capitati.
    
    “No, no, non Ti preoccupare, solo un dolorino, continua pure mi piace molto come mi aiuti a calzare!”. Ecco, in quelle parole dette con molta semplicità c’era tutta la mia disponibilità ad approfondire. Rosy non se lo fece ripetere, la sua mano salì rapidamente verso il ginocchio, io la presi delicatamente fra le mie mani ed iniziai ad accarezzarla.
    
    Rosy sorrise e si pose in mezzo alle mie gambe. Poi, fece salire su anche l’altra mano fino a sfiorarmi il viso. Iniziai a baciarla piano, piano. Baciai ad una ad una tutte le sue piccole dita e continuai a scendere con le mie labbra già assetate lungo il suo braccio ancora coperto. D’un tratto Il profumo dolce della sua pelle soffice e bianca mi inebriò quasi a farmi perdere i sensi, sicuramente il controllo. Quasi Le cascai addosso. Mi ritrovai sopra di Lei sulla moquettes che ci baciavamo avvinghiati, poi, che ci stavamo sfilando gli indumenti: via la giacca, la ragazza ...
    ... apriva in un lampo la cerniera del mio golf, le sue mani incrociarono convulsamente le mie mentre cercava di slacciarmi la cravatta e di sbottonarmi in fretta la camicia bianca. Dopo un attimo, La mia pelle ormai aderiva perfettamente sulla sua, morbida e profumata. Le sue mani mi afferrarono da dietro fino a scendere sotto l’elastico dei boxer ai glutei per stringerli, poi risalirono, per cercare prepotentemente di slacciarmi la cintura di pelle dei pantaloni, mentre io Le sfilavo la camicetta di raso bianca e il reggiseno per baciarla tutto attorno ai seni e ai capezzoli piccoli e turgidi.
    
    La ragazza, non me l’aspettavo, Mi disse perentoria, come fosse stata da sempre la mia Signora, di alzarmi, appena in piedi mi calò senza dire una parola i pantaloni. Mi infilò una mano nei boxer... Prese a baciarmi…dandomi un immenso piacere, che volevo assolutamente ricambiare. Volevamo sentirci uno nell’altro.
    
    Allora, mi sedetti sulla poltroncina e la feci accovacciare sulle mie gambe. Mentre Le mordevo, sporcandomi di rossetto, le labbra sensuali, con una mano le sconvolgevo la sua folta capigliatura, con l’altra dopo averLe palpato i piccoli seni, arrivavo fin sotto la gonna corta alle sue mutandine …omissis… Lei continuava con le sue mani di fata a muovere …. a provocarmi, sussurrandomi parole eccitanti nell’orecchio. La sfiorai …. era turgida, bagnata, infilai le mia dita…. riprodussi il ritmo che Lei teneva giocando..., all’inizio piano, poi sempre più forte. Ci baciammo in ...
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