1. Da geloso a schiavetto 13


    Data: 15/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987

    ... lo infilai dalla parte grossa e spinsi fino a farlo quasi sparire rimanendo quasi senza fiato ma cercai di non farlo vedere e poi mi girai, la feci voltare e la inculai col mio pisello che era di marmo.
    
    “ecco…ooohhh ora siamo inculati tutti e due….”
    
    E mentre lo dicevo, le afferrai le tettine stringendole con tutta la forza che avevo e dopo un minuto esplodemmo insieme in un orgasmo stratosferico con i nostri buchetti che all’unisono si contraevano uno sul mio uccello e l’altro sul cetriolo.
    
    Ormai completamente compenetrato nel mio ruolo dominante la feci girare e me lo feci leccare per bene per pulirlo, ma fu un errore perché ero ancora troppo eccitato e quella cosa nel culo e la sua linguetta mi fecero ripartire come se non fossi venuto.
    
    Con grande sforzo lo tolsi da quella bocca famelica, ormai era affamata di cazzo esattamente come me, e uscii da solo lasciandola a cercare di espellere i miei succhi visto che oltretutto era senza mutande e la giornata era ancora lunga.
    
    Appena fuori gli altri di piantone non mi domandarono di Veronica perché sembrava che fossi uscito da solo per non destare sospetti ma tutti a turno mi toccarono il culo sentendo tra le mele, grazie al pantalone di panno morbido, la puntina del cetriolo che spuntava.
    
    Il tour in traghetto fu un mezzo supplizio perché fu un’ora e mezzo di salti e scossoni che facevano muovere l’oggetto dentro di me aumentando l’eccitazione fino ad un livello insopportabile.
    
    In aggiunta a tutto ciò c’era ...
    ... sempre il prof di ginnastica che aveva gli occhi fissi su di me.
    
    Alla fine del giro, il traghetto ci lasciò davanti ad una funicolare che portava su a un paesino dal quale partivano dei sentieri per fare delle camminate.
    
    Quasi tutti andarono a fare il percorso più breve, quello di mezz’ora ma io mi sedetti su una panchina sempre col mio cetriolo tutto dentro e decisi di aspettarli lì.
    
    Dovevo avere un’espressione veramente distrutta perché sia Luca che Lucio mi dettero il permesso di rimanere.
    
    Veronica si offrì di farmi compagnia ma la convinsi ad andare tranquillamente: avevo bisogno di un po’ di pausa e pensavo di andarmene nel bagno del ristorante dove avremmo mangiato più tardi a farmi una sega.
    
    “vabbè ciaoooo”
    
    “fai il bravo eh!!?”
    
    “mi raccomando non ti togliere il regalino…..”
    
    Il regalino era sempre li che mi massaggiava il sedere dall’interno e mi sedevo poggiandomi su una natica e poi sull’altra sentendolo muoversi dentro di me finche sentii…...
    
    “alzati”
    
    Era il prof di ginnastica in piedi davanti a me con uno sguardo terribile.
    
    Io non l’avevo visto arrivare e presi uno spavento incredibile.
    
    “ma prof, perché?”
    
    “ALZATI!!”
    
    Impaurito obbedii….”girati..”
    
    Non ebbi la forza di rispondere dal terrore che mi pervase, ma mi guardava malissimo e allora mi girai.
    
    La sua mano andò subito tra le mie mele a toccare la punta del cetriolo che spuntava.
    
    “come immaginavo….vai nel bagno del ristorante e aspettami lì…”
    
    Come un automa ...