Da geloso a schiavetto 13
Data: 15/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Italy456987
... m’incamminai con le gambe che rischiavano di cedermi ad ogni passo per la paura, m’infilai nel bagno con la porta socchiusa in attesa, domandandomi cosa mi avrebbe fatto.
Forse, visto che mi aveva detto di aspettare in bagno, non voleva sputtanarmi e magari mi avrebbe fatto vedere il suo uccello, però non riuscivo a gioirne più di tanto perche mi faceva troppa paura.
Quando entrò il cuore mi batteva a mille.
Chiuse la porta dietro di se e senza parlare mi fece voltare e mi calò con un movimento rapido i pantaloncini.
Ero a culo fuori con la punta del cetriolo che spuntava e lui non parlava, io non sapevo che fare, sentivo l’aria fresca sul mio culetto che di solito mi piaceva tanto, ma quella presenza inquietante e silenziosa continuava ad atterrirmi.
Poi una mano mi agguantò una mela stringendo fortissimo facendomi un male cane ma non emisi un suono; dopo sentii che l’altra mano aveva agguantato il cetriolo e lo sfilava tutto lasciandomi il buchino libero.
Io non avevo il coraggio di girarmi ma lui si sporse verso di me e poggiandomi il cetriolo in bocca me lo spinse dentro fino in gola.
Io continuai a subire senza emettere un suono fino a quando…..
“mmmmmmmmmmmhhhh mmmmmmmmhhhhh”
Iniziai a squittire come un animale in una trappola, perché una lama rovente mi era entrata nelle viscere….non so se fosse un coltello o semplicemente il suo uccello ma, se era un uccello, doveva essere davvero grosso……quando sentii le sue anche sulle mie natiche ebbi la ...
... riprova che era il suo uccello.
Rimase fermo così tutto dentro mentre il dolore molto lentamente si affievoliva.
Dopo un tempo lunghissimo durante il quale cominciavo lentamente ad abituarmi a quella cosa che mi allargava il sederino in maniera estrema, iniziò a muoversi lentamente fino ad uscire, poi, senza violenza, rientrò tutto in me ed io iniziai a mugolare col cetriolo in bocca, ma stavolta di piacere, accompagnando la sua penetrazione con movimenti del mio culo facendogli capire, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, che mi piaceva da morire.
Poi mi tolse contemporaneamente il cetriolo ed il pisello e mi rimise il cetriolo nel sedere, costringendomi a girarmi e sedermi sul coperchio chiuso del water.
E finalmente vidi.
Era solo un po’ più piccolo del serpente di Mirko, ma veramente grande con una cappella a punta viola, mentre il resto era molto chiaro: era una bellissimo!!
Pur avendo conosciuto quella parte del corpo maschile da pochi giorni potevo dire che era il più bel cazzo che avessi mai visto.
Mentre mi appoggiavo completamente a sedere visto che il cetriolo entrava come se fosse nel burro dopo quella bestia, spalancai la bocca e con una lentezza esasperante ingoiai centimetro dopo centimetro tutta la cappella, mentre cercavo di muovere la lingua e non mi fermai, andai avanti fino a sentirmi soffocare ingoiandone più di metà.
Quando arrivai al punto massimo, rimasi lì senza tornare indietro e con entrambe le mani iniziai a carezzarlo: ...