1. Violentata in caserma


    Data: 22/02/2019, Categorie: Trans Autore: claudia_cross, Fonte: Annunci69

    ... tutto il piacere che sapevo dare, facendogli un pompino che a lui sarebbe piaciuto molto.
    
    Quel pompino diede a me un piacere non inferiore di quello che io stavo dando a lui: gustavo il sapore di quel cazzo, la cappella turgida che adoro sempre far scorrere tra le mie labbra e sulla mia lingua, e l'asta che lascivamente pulsa quando la lascio scorrere fino a riempirmi completamente la gola.
    
    Sentivo le sue mani afferrarmi dietro la testa per spingere il suo membro più in profondità: succhiavo e leccavo, lascando che lui godesse delle mie labbra, del calore della mia bocca, dell'apprezzamento testimoniato dai miei gemiti.
    
    Lui continuava ad insultarmi, ma mi faceva anche i complimenti per la mia abilità di pompinara.
    
    Dopo un po' Mario mi fece rialzare e, sempre strattonandomi con la forza, mi fece girare e mi fece chinare sul cofano della mia auto. Sentivo armeggiare sotto la mia gonna e all'improvviso sentii la pressione del suo grosso bastone tra le mie natiche. Ormai non resistevo più: dovevo essere scopata, o avrei dato di matta!
    
    Mario premette la sua asta tra le mie cosce e lentamente lo sentii penetrarmi, dilatando oscenamente il mio buchetto.
    
    Sembrava non finire più: amavo quella nerchia per ogni centimetro che profanava del mio corpo.
    
    Il movimento iniziò lento e morbido: Mario stava facendo in modo che il mio buchetto si dilatasse mentre accoglieva il suo meraviglioso pene. Poi i colpi divennero sempre più decisi: mentre continuava a dirmi: ...
    ... “adesso ti sfondo il culo”, mi stava... sfondando il culo!
    
    Ed io apprezzavo!
    
    Portai le mani dietro la schiena, perché lui potesse afferrarmi e immobilizzarmi mentre mi fotteva. Questa cosa lo fece eccitare ancora di più: mi afferrò per i polsi, iniziò a sculacciarmi e a insultarmi ancora di più e i suoi colpi si fecero ancora più decisi e violenti, mentre io gemevo di piacere.
    
    Quando sentii che stava per venire lasciai che sfilasse il suo cazzo dal mio culetto ormai dilaniato e mi inginocchiai per prenderglielo in bocca. Non fece in tempo a togliersi il preservativo, che lo riempì di tanta bianca crema che sentii riempire il serbatoio dentro la mia bocca.
    
    Rimasi inginocchiata mentre lui sfilava il preservativo: guardavo quel serbatoio pieno di bianco latte cremoso con desiderio, avrei pagato per berlo. Ma lui lanciò il preservativo tra i cespugli, dicendomi: “la prossima volta...”
    
    Come sempre, dopo esserci ricomposti, feci le fusa tra le braccia dell'uomo che mi aveva scopata così intensamente. Fosse stato per me avrei ricominciato, ma la maggior parte degli uomini non ama ricominciare il sesso subito dopo l'orgasmo.
    
    Ricevetti altri complimenti per la mia bellezza e per la mia dissolutezza, insieme alla promessa di rivederci presto e soprattutto all'invito a raggiungerlo in caserma in futuro...
    
    Tornai a casa con il ricordo dell'intensità di quell'incontro, e con la curiosità e la voglia di bere il nettare che si era depositato all'interno di quel ...
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