Violentata in caserma
Data: 22/02/2019,
Categorie:
Trans
Autore: claudia_cross, Fonte: Annunci69
... preservativo.
LA NOTTE IN CASERMA
Era passato un mese da quell'incontro, l'estate era agli sgoccioli ed io ero a casa ad annoiarmi, quando inaspettatamente mi giunse un messaggio in segreteria, una voce ferma con tono pacato ma deciso, diceva: “Devi essere punita. Stanotte. Presentati in caserma alle 24 al cancello di via...”
La voce registrata non diceva altro: non aggiungeva particolari, non si presentava con un nome, non prospettava appuntamenti alternativi, ma soprattutto non dava adito a discussioni: era perentoria e non ammetteva dinieghi.
Non era una proposta: era un ordine e chi lo dava era certo di ricevere ubbidienza. Questo dettaglio non mi era sfuggito: era l'aspetto più chiaro del messaggio, erano le parole di un uomo autoritario che sapeva esattamente cosa voleva, che lo avrebbe ottenuto comunque e che non scherzava mai: quelle parole descrivevano esattamente quello che mi sarebbe successo, ed era per questo motivo che io avrei fatto quello che mi era stato ordinato di fare.
Avevo riflettuto anche su chi potesse essere l'uomo al telefono ed ero giunta alla conclusione che non poteva che essere Mario, il militare che mi aveva scopata quella sera di un mese prima nello spiazzo nascosto lungo il mare: non poteva che essere lui, non conoscevo nessun altro militare e la voce mi sembrava che fosse proprio la sua.
Quel giorno in casa mia sembrava che ci fosse stato il mercato.
In bagno avevo tirato fuori dallo scaffale tutte le mie creme body: ...
... idratanti, emollienti, nutritive, esfolianti... tutti i bagnoschiuma aromatizzati, le lotion body, gli scrub, gli olii essenziali, le maschere beauty, le creme mani, piedi, viso, quelle per il contouring occhi.
In camera il letto era ricoperto di gonne, camicette, canotte, shorts, perizomi, reggiseni, pushup, coordinati, calze.
Il comò era un profluvio di bracciali, collane, orecchini, cavigliere, anelli, e profumi nelle mie essenze preferite.
Per terra avevo disposto in parata tutti i sandali e le decolletè con tacchi dai 10 centimetri in su e di ogni colore, da coordinare con il vestito che avrei scelto, con la borsa e gli accessori.
Insomma: passai il pomeriggio intero a provarmi di tutto per decidere cosa avrei indossato quella sera.
Verso le 21 avevo quasi deciso tutto ed ero seduta davanti al mio specchio, completamente presa dal makeup, quando mi resi conto che non avevo dato una risposta al mio interlocutore, che quindi poteva anche aver pensato che non ero interessata e magari aveva preso altri impegni.
Spinta da questo dubbio mi costrinsi a contattarlo.
Fui indecisa per quasi un'ora su come contattarlo: se lo avessi chiamato, forse avrei potuto metterlo in difficoltà con altre persone. Ma se gli avessi mandato un messaggio, allora il rischio sarebbe stato anche maggiore: qualche moglie sospettosa avrebbe potuto leggerlo ed allora sarebbe stato anche peggio.
Non volevo essere inopportuna e per dirla tutta avevo anche un certo timore, ma alla fine ...