1. Elisabetta, l'amica di mia figlia


    Data: 23/02/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: giov60, Fonte: Annunci69

    ... da mia moglie. Solo quando si alza per avvicinarsi, la fioca luce mi permette di vedere che non indossa null’altro sotto il trasparente indumento. Si apprezzano chiaramente i capezzoli che paiono voler bucare la sottile stoffa e più giù un curato vello alla cima del suo giovanissimo pube. Le gambe, lunghe e sottili, invece fanno bella mostra di se.
    
    Mi dice che ha visto le foto di mia moglie e, mostrandomi un ciondolo che nel buio della stanza poteva essere scambiato benissimo per una pennette, che ne ha alcune copie in suo possesso. Me le renderà solo se, adesso, le scatterò una bella serie di foto che lei desidera da tanto possedere e che, vista la mia abilità, ha deciso di farsele fare da me. Potrò tenerne copia per le mie seghe, come avevo fatto poco prima giù in salotto, dove lei mi aveva seguita non vista.
    
    Sarà lei a scegliere le pose e io dovrò scattare tutte le immagini che lei mi chiederà di fare. Come ricatto non c’è male e, per salvaguardare l’onore della mia sposa, mio malgrado accetto.
    
    In casa c’è il silenzio che contraddistingue il sano e dovuto riposo degli abitanti. Le prime foto le vuole fare giù in salotto e ne scattiamo diverse accanto al camino grande di casa per poi passare nel salottino deve mi aveva seguito. Lì sedutasi sulla poltroncina che poco prima mi aveva accolto, dopo aver acceso il falso caminetto, poggia una gamba sul bracciolo mettendo in mostra tutta la sua figa spalancata. Io ero già eccitato dai primi scatti, ma quella posa deforma ...
    ... il mio pantaloncino in modo evidente. Lei sorride compiaciuta e mentre mi chiede un primo piano della sua micetta, approfitta della poca distanza che ci separa per afferrarmi il cazzo con una mano. La foto della sua figa viene di conseguenza mossa, ma lei mi invita a farne altre mentre non molla la presa. Adesso dopo aver poggiato anche l’altra gamba sul bracciolo ed è nella posa più oscena che possa avere una donna, mi chiede di fotografare la sua figa con appoggiato il mio cazzo sopra. Mi tira giù il pantaloncino e fattomi inginocchiare davanti a lei si struscia la mia cappella sulle labbra della figa, e intanto mi chiede di scattare… Poi vuole che riprenda il suo fiorellino ripieno della mia mazza e lo guida sicura dentro di se. Ed io scatto.
    
    Infine, mi prende di mano la fotocamera e la poggia sul vicino ripiano del camino invitandomi a scoparla come crede di meritare. Le spingo con un colpo secco tutto il mio cazzo dentro e avverto chiaramente il suo collo dell’utero che si apre al cospetto della mia cappella. Vuole essere scopata e così faccio, incurante che i suoi lamenti di piacere possano svegliare qualcuna delle altre donne. Per dieci lunghi minuti la sbatto su quella poltroncina, la sento godere più volte ed infine, certo che non posso allagarla del mio copioso piacere, con una studiata mossa al momento opportuno, abbandono la sua umida ed ancora stretta tana per presentarle la cappella davanti alla bocca. Capisce cosa sta per succedere e vuole sottarsi, ma anche ...