1. Il profilo buono della donna sfregiata


    Data: 24/02/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Edipo

    ... arrivare proposte di matrimonio: e se alcuni si ritiravano subito, appena sapevano che la signorina era senza dote, c'erano degli scervellati che infischiandosene dei beni materiali, avevano gli occhi tutti rivolti ai beni estetici. Che cosa ci trovassero poi gli uomini in una ragazza così magra, lei non lo capiva, e questo non aumentava la bassa considerazione in cui teneva il sesso maschile. Le proposte vennero respinte ai mittenti; Maria Eva, da parte sua, non parve soffrirne, non avendo manifestato alcun interesse per quei signori. Venne una placida estate; il paese era felice sotto la guida del fondatore dell'impero che si era scelto il migliore alleato. Nel giro di pochi anni tutto sarebbe crollato ma nessuno, in quel momento, poteva prevederlo. Bruno, il nonno di Max, reduce da epiche imprese in Abissinia, dove aveva sganciato bombe su gente armata di lance e di freccie, e dove si era riposato degli sforzi bellici andando a letto con ragazzine di tredici o quattordici anni (le negre, si sa, diventavano presto donne), tornò a casa accompagnato dall'amico Luciano. Erano due perfette canaglie, amici per la pelle, fatti uno per l'altro e la zia di Maria Eva, se avesse avuto una figlia l'avrebbe tenuta lontana da due soggetti del genere. Immediatamente Bruno lanciò una sfida a Luciano: chi dei due se la sarebbe fatta per primo? Era sola, non un padre o un fratello a cui dare conto: era soltanto una parente povera, accolta per carità. Luciano, che fin dal primo momento ...
    ... era rimasto colpito dalla ragazza, lo spiazzò completamente. "Non accetto scommesse su di lei. Voglio farne la mia fidanzata." "Scherzi? Non hai sempre detto che non vuoi legami?" "Appena l'ho vista, ho cambiato idea." "Bada: non ha niente, nemmeno un lenzuolo o un fazzoletto." "Ho io abbastanza per tutti e due." Che l'oggetto di questo dialogo fosse o meno d'accordo, non sembrava rilevante. Luciano iniziò il suo corteggiamento, complice l'Imaginifico. Maria Eva, detto per inciso molto più colta del cugino e dell'amico, leggeva un giorno un romanzo di D'Annunzio, cosa che dette al suo pretendente il pretesto per raccontarle che un paio di anni prima si era recato a trovare il grand'uomo al Vittoriale. L'incontro, in realtà, era stato deprimente e deludente: il disfacimento fisico del mitico personaggio era un pugno nello stomaco ma lui preferì raccontare, inventando particolari mai avvenuti, solo le cose positive. La ragazza restò ad ascoltarlo, affascinata, e gli chiese di raccontarle dei suoi viaggi, delle sue imprese di guerra. Luciano era bravissimo a narrare cose mai accadute, tutta la sua vita, del resto, era solo una grande e interminabile bugia. Quando lui le chiese di sposarlo, lei arrossì e disse che doveva parlarne con la zia. La zia accolse con imbarazzo l'ennesima richiesta, chiedendosi per l'ennesima volta cosa ci trovassero quegli stupidi in una donnetta insignificante e povera che trascorreva il suo tempo a leggere e a fantasticare: una buona a nulla che non ...
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