Il barbarossa
Data: 27/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: boreetoah
... Barbarossa. Anche per te!”. Guido si risolse ,quindi, ad afferrare la ventiquattrore che aveva con sé e … prese posto sul trattore cabinato con il Barbarossa , piazzandosi dietro al sedile di guida,subendo il notevole disagio dello spazio ridotto e dei continui colpi della testa contro il tettuccio a causa della considerevole altezza e dei frequenti sobbalzi, visto che il guidatore non aveva alcuna intenzione di usargli la benché minima premura. Anzi. Gli insulti e le invettive malamente trattenuti gli procuravano un appagamento quasi fisico.
Dopo quest’esperienza, che Guido avrebbe definito una tragica avventura, giunti nell’aia, il Barbarossa lo fece entrare in casa nella quale il piacevole tepore si trasformò in calore ospitale dopo l’accensione della stufa. Gli chiese se volesse qualcosa da bere e, a risposta negativa, gli disse di fare come se fosse a casa sua approfittando del bagno e mettendosi comodo. Intanto lui sarebbe tornato fuori a sistemare gli attrezzi e dopo una bella doccia ristoratrice avrebbero potuto cenare. Guido, rimasto solo, diede un’occhiata all’ambiente in cui si trovava. La grande stanza faceva da cucina e soggiorno. L’arredamento era semplice, ma ordinato e pulito. Inoltre trasmetteva un’atmosfera familiare, accogliente. Notò al fondo della parete una libreria di discrete dimensioni e vi si avvicinò. Cominciò a leggere i titoli. Azz! La lettura più “innocua” era un volume sul ’68 in Italia. Poi “Il capitale”di Carlo Marx, libri sul ...
... leninismo, sul comunismo, sugli anarchici, perfino un volume quasi introvabile su Buenaventura Durruti! Ma questo è un rivoluzionario! Magari pure nostalgico e incazzato! Guido pensò a come restare sveglio tutta la notte per evitare che lo soffocasse nel sonno! A proposito, e il letto? C’erano solo due porte! Controllò : una immetteva nel bagno, l’altra in una camera con letto matrimoniale!!! E io? Dove dormirò? Guido non sapeva cosa pensare. Poiché era inutile lambiccarsi il cervello, decise di approfittare, fintanto che poteva, dell’ospitalità e andò a farsi la doccia. Ne uscì ristorato, nel momento in cui il Barbarossa entrò in casa. Vedendolo, il sovversivo gli rivolse uno sguardo indecifrabile. Guido pensò che stesse pensando a come far sparire il suo cadavere senza lasciare tracce. Asciugandosi i capelli ancora umidi, gli fece cenno che il bagno era libero. Il Barbarossa vi si fiondò dentro e, con molta calma, si dedicò alle proprie abluzioni. Non aveva certo fretta di andare a preparare la cena a quel cicisbeo! Intanto cominciò a pensare. E qui occorre fare una precisazione. Il Barbarossa era omosessuale e fiero di esserlo. Non ne aveva mai fatto mistero. Né nessuno si sarebbe mai permesso di discriminarlo per questo. Nessuno. Non aveva mai avuto una relazione stabile, si considerava un battitore libero. Uno sbattitore, per la precisione. In gioventù aveva avuto parecchi amanti che soddisfaceva con gagliarde sessioni in cui non ci si faceva mancare niente: ovviamente ...