1. In quella spiaggia... mi hanno riempito


    Data: 03/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: RedTales

    ... loro lo sapevano benissimo. Ma quei video erano terribili. Nessuno sapeva dei miei interessi, a parte pochi e fidati amici. Ma che cazzo sarebbe successo. “No, vi prego. Non potete farlo. Mi rovinate” gridai cercando di capire cosa era collegato al proiettore. Avrei voluto strappare i fili, rompere la telecamera ma non sapevo nemmeno dov'era. Giorgio, il più grande e grosso dei quattro si alzò, mi prese e, trascinandomi di peso, nonostante cercassi di divincolarmi, mi buttò sul divano. “Calmati” disse Marino. “Io vi denuncio tutti” gridai mentre stavo per piangere. Si misero a ridere tutti. “La tua versione contro la nostra”. “Ma ti sei bevuto il cervello?” “Ma chi credi ascolterà una checca come te?” Non riuscii più ad ascoltarli e scoppiai in un pianto dirotto. Marino mi venne vicino e cominciò a consolarmi, accarezzandomi le spalle. “Vai via” dissi tirando su con il naso. “Se sei furbo si può trovare una soluzione”. “Tu ci fai divertire e noi non si usa il video”. “Ma su, pensaci, tu ci fai divertire e ti diverti pure tu”. “Si, è una cosa di reciproco piacere”. Restai fermo e zitto. Avrei voluto essere vestito per scappare, ma non sapevo nemmeno dove erano i miei vestiti. “Va bene?” continuò Marino. “Ti va bene?” “Ogni tanto ci si sente, si viene qui e ci si diverte”. “Non è quello che volevi? Un po' di sesso e un'avventura.” “Ma il video me lo date?” “Forse, ma non subito”. “Va bene” conclusi, sperando che la cosa fosse finita li. Ma mi sbagliavo. “E ci voleva tanto?” ...
    ... ghignò Francesco. “Ma allora bisogna festeggiare” urlò Giulio. “prendiamo da bere”. “Mi date i vestiti?” Provai a chiedere, ma non mi risposero. Giulio ritornò con una bottiglia di vino e dei bicchieri. “Un brindisi al nuovo servetto” disse euforico Marino. Mi trovai un bicchiere in mano. Loro brindarono e sorseggiarono il vino, io stavo in attesa di capire se potevo andare via. “Adesso si gioca un po'” continuò abbracciandomi. “Non ci possiamo lasciare così. Adesso ci devi far divertire un po'”. Ammiccò agli altri che si misero tutti e quattro davanti a me che ero seduto sul divano. “Dai, comincia a ciucciare”. Era chiaro che non potevo fare diversamente. Cominciai a passare da un cazzo all'altro, tenendone due con le mani e uno in bocca. Non so quanto durò ma mi sembrò lungo. Ad un certo punto, quando tutti e quattro erano ben in tiro, il solito Marino, che era stato zitto fino a quel momento mi ordinò di mettermi girato alla pecorina perché voleva incularmi. Obbedii, anche perché quel lavoretto che avevo fatto mi aveva pure eccitato, anche se non lo avrei voluto. Mi penetrò subito e cominciò a darmi dei bei colpi e, mentre lo faceva, mi dava anche sonore sculacciate. Non durò molto ma mi riempì il culo. Appena uscì entrò un altro e riprese a scoparmi. Sinceramente ero incazzato per quello che mi facevano, ma erano bravi e pur cercando di trattenermi, ero sempre più eccitato. Anche il secondo mi sborrò in culo. Quindi cominciò il terzo mentre mi ritrovai un cazzo davanti alla ...
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