1. Ho dato il culo ad uno sconosciuto...


    Data: 04/03/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: RedTales

    ... nel culo di un altro. Ero li da meno di mezz'ora e tutto quello che avevo sognato era svanito. Mi rimisi i pantaloncini e pensai di andarmene per niente contento di come erano andate le cose. Ritornai sul sentierino più segnato e comincia a risalire. Incrociai quasi subito un altro uomo che stava scendendo. Guardandolo pensai che quello sarebbe potuto essere “il mio uomo”... se solo lo avessi incontrato prima. Poco dopo mi passò un altro bel tipo davanti e decisi di riprovare. Mi girai pensando che giù ne avrei sicuramente trovato uno capace di farmi quello che volevo. In fondo io avevo vent'anni e non ero niente male. “Sei un bel bocconcino” mi ripetei aggiungendo dentro la mia testa “chissà quanti di questi non aspettano che un mio cenno per scoparmi”.
    
    Si, doveva essere proprio così.
    
    Scesi con qualche difficoltà verso il mare perché le infradito mi facevano scivolare un po'.
    
    Quando imboccai la scalinata vidi un altro signore anzianotto che si toccava poco più in la ma non mi fermai.
    
    Arrivato a ridosso del mare trovai parecchi maschietti “come mamma gli aveva fatti” ad abbronzarsi al sole. Camminavo lentamente, cercando di guardarli per vedere se, per caso, ne vedessi uno che poteva assomigliare al mio tipo ideale. Mi accorgevo che tanti mi osservavano. Raggiunsi un molo dove altri uomini prendevano l'abbronzatura integrale. Questi si che potevano essere gli uomini che cercavo. Erano sulla quarantina, giustamente pelosi e forse disposti a “farsi un ragazzetto ...
    ... come me”. Di sicuro ero il più piccolo tra tutti quelli che avevo incrociato. Mi fermai a metà di quel pontile e, seduto, mi spogliai. Speravo in un approccio di uno di loro ma dopo una buona mezz'ora nessuno mi si avvicinò. Il sole cominciava a scottarmi e, infilati i pantaloncini, mi rimisi a camminare. Anche qui c'erano uomini sui sassi, alcuni sdraiati, altri seduti. Li guardavo, proseguendo lentamente. Appoggiato ad un arbusto del sentiero incrociai un ragazzone altissimo. Ci fissammo fino a che non lo superai. Poco dopo mi girai e lui mi fissava ancora. Mi fermai, indugiando. Lui mi fece un cenno con la testa indicando un altro sentierino che saliva nella boscaglia e ci si avviò. Aspettai un po' e poi lo seguii. Forse era un po' troppo alto ma poteva essere giusto. Era li, una decina di metri più su che si toccava. Era abbronzato, ben dotato, con un bel fisico e dei corti capelli scuri. Non aveva barba o baffi. Avrà avuto una trentina d'anni o poco più. Mi fermai a pochi metri da lui e cominciai a toccarmi dentro i pantaloncini. Si avvicinò e sorrise. Abbassai lo sguardo sul suo pene, lui mi accarezzò il culo. Allungai la mano sul suo sesso. Era proprio duro. Era più alto di me di tutta la testa. Si abbassò a gambe larghe davanti a me e, tirati giù i pantaloni, cominciò a succhiarmelo. Con le mani mi rovistava nel culo, infilandoci dentro un dito. Si, era proprio quello che volevo. Io gli accarezzavo i capelli e le spalle e lo osservavo mentre se lo infilava tutto dentro ...