L' intervista
Data: 10/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: nh-paul, Fonte: Annunci69
... attratto.
Come seppi dopo, aveva 34 anni, alto 1.74 circa 62Kg. Splendidi capelli neri lucidi e folti, pettinati con una riga quasi centrale ed il viso…….. oh! Il viso era il pezzo forte, simpatico, malizioso, ammiccante e sorridente fortemente attraente, insomma in milanese si direbbe una faccina da “ ligera “ ma immaginavo che sotto quella lunga tonaca nera nascondesse anche un gran bel corpicino. Per farla breve divenne il nostro miglior amico, severo si ma non cattivo, ci portava in giro giocava con noi e tutti incominciavamo a sospettare che per lui il voto di castità non fosse poi così tassativo, visto che anche se di nascosto, non si lasciava mai sfuggire un occhiatina a qualche bella signorina che ci passava accanto; ero un po’ incazzato, se era così etero non sarei mai riuscito a godermelo come volevo io.
Intanto lo avevo eletto a mio padre spirituale ed in confessione gli raccontavo tutto, lui, naturalmente e dolcemente, da buon religioso cercava di farmi capire che quello che facevo non era giusto boh la religione dice così anche se il commettere atti impuri vale sia per gli uomini che per le donne oltre al piacere solitario.
Tralasciamo il tutto ed arriviamo all’annuale gita in montagna,tutti sul bus anche il nostro don, ma sorpresa delle sorprese c’era solo lui quell’anno essendo gli altri impegnati, arrivò tutto equipaggiato con la sua bella tonacazza nera e già mi domandavo come avrebbe fatto a sciare, appena usciti dal paese si alzò, ci guardò tutti ...
... uno per uno e disse : “ da questo momento sono Riccardo guai a voi se aggiungerete il DON “ si tolse la tonaca e sotto aveva un bellissimo completo da sci moderno ed elegante, ragazzi che corpicino e che bel culetto, inoltre dimostrava molto meno anni, insomma un gran bel ragazzino, io quasi svenni dal desiderio anche perché essendomi accaparrato il posto vicino a lui potevo godermelo proprio da vicino, detto ciò si sedette e continuammo il viaggio scherzando e cantando sino alla meta.
L’albergo era un gran baitone senza servizi e docce in camera per cui il mio Riky doveva aspettare che noi avessimo finito per potersi fare la doccia in santa pace, controllava che tutti fossimo a letto e poi si dedicava a se stesso.
Dalla finestra della nostra camera si vedeva benissimo nella sua e fin dal primo giorno, di notte a luci spente, sbirciavo sperando di trovarlo un po’ svestito, i primi giorni nulla, ma finalmente una sera che aveva fatto tardi rientrò dopo la doccia col solo accappatoio e guardando sognante i campi di neve illuminati dalla luna e, probabilmente pensando a qualche fighetta che gli ronzava attorno, iniziò ad asciugarsi togliendosi l’accappatoio…….. che sballo di corpo, più che asciugarsi si accarezzava languidamente la spugna ormai lascia vedere quasi tutto il suo bellissimo corpo addominali ben disegnati, la tartaruga come la chiamo io, un pelo meraviglioso sui pettorali perfetti con una sottile striscia di pelo che scendeva dritta e perfetta dove speravo di ...