1. L'orfanella


    Data: 08/03/2019, Categorie: Incesti Autore: Tara

    ... piacere, ed anche il successivo, seguito da un terzo, dovuto alle due dita di Lilli che s’infilavano sempre più profondamente in me fino a produrmi un martellamento nel cervello che presto mi portò ad ululare di piacere. “ Ha proprio ragione mio fratello quando asserisce che tu sei troia nelle vene, che trai gusto dalle situazioni più strane e differenti ”, disse Lilli, anche lei infinitamente eccitata dal contatto con il mio sesso. “ Ovviamente, chissà quante volte avrai avuto dei contatti con delle tue compagne, in collegio …? ”, mi chiese, sorridendo in modo complice. In quel momento, il nascere della nuova eccitazione, costruiva nella mia mente immagini saffiche oscene al massimo, ma la mia lealtà non mi permise di castellare trasgressioni mai avvenute, così: “ Una sola volta, con una mia compagna, mentre ci facevamo la doccia … Un unico bacio, mai più ripetuto perché mi aveva disgustata …! ”. “ E dove ve lo siete dato, il bacio: sulla bocca? ”, mi domandò, curiosa. “ No …, lì …, dove mi stai toccando tu ”, risposi, timida, abbassando il viso, che si era arrossato come una ciliegia matura. “ E perché mai, non ti è piaciuto …? ”, mi chiese, sollevandomi il viso dal mento. “ Non lo so, credimi. Non lo so proprio ”, ribadii, arrossendo ancora una volta. “ Per colpa del suo profumo o del suo sapore …? ”. “ Entrambi, credo ”, accennai, incerta, visto che quell’esperienza era accaduta almeno tre anni prima, e per di più l’avevo posta nel dimenticatoio. “ E … dimmi ”, seguitò ...
    ... lei, sempre più interessata all’argomento, “ eravate eccitate quando è successo ? ”. “ Io no di sicuro; lei non saprei, forse si, visto che avrebbe voluto continuare anche da sola a leccarmela. Io però mi sono tolta e quasi fuggita, mentre lei dopo è rimasta ancora un bel po’ di tempo sotto la doccia ”, spiegai, in maniera succinta, poiché, e non so perché, quel ricordo mi faceva sentire a disagio. “ Adesso sei eccitata? ”, mi domandò improvvisamente, agitando sempre più le dita che non aveva mai tolto dalla mia vagina. “ Si, e molto …! ”, affermai, al termine di un lungo sospiro. “ Allora è il momento giusto per provare se davvero sei contraria a queste pratiche oppure se il tuo è stato un approccio sbagliato, la prima volta ”, mi suggerì, con una certa autorità. In pochi secondi si denudò, si distese sul letto accanto a me, nella tipica posa del famoso sessantanove, avvicinò il viso al mio ventre, e prima di iniziare a leccarmela: “ Tu, per il momento, non fare nulla; lascia a me l’iniziativa, e se poi con l’eccitazione ti giungerà anche il desiderio di baciarmela, fallo pure e vedrai che il piacere sarà sublime, forse persino più di quello che hai provato con i miei fratelli ”, concluse, tuffandosi subito dopo sulle labbra della mia vagina, inumidita da una sequela di umori che la rendevano a dir poco, febbricitante, per il desiderio che mi stava coinvolgendo sempre di più. Non posso dire per quanto tempo resistetti alla voglia di assaggiare per la seconda volta la vulva di ...
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