1. La mia vita da Bull 9: Una madre severa


    Data: 11/03/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Bull del nord

    ... veniva la parte più difficile, determinare il “come”. Già scoparmi Nicole la bagnina era stato un enorme colpo di culo e scoparsi una mamma mi risultava un’impresa come camminare sulle acque. Ma per Linda ci sarei riuscito, avrei camminato anche sulla lava se fosse stato necessario. Continuai a leggere il giornale tenendo un orecchio verso il loro tavolo ma no carpii informazioni utili. Dopo 15 minuti, consumati 2 cappuccini, se ne andarono col SUV. Tornati a casa e nei giorni successivi mi scervellai per trovare una soluzione ma mi sembrava impossibile, potevo tanto farmi spuntare le ali e volare nella sua camera. Mi recavo ogni giorno al museo, mi stavo facendo ormai una cultura classica invidiabile, mi ero pure portato un blocco degli appunti fingendo di fare una ricerca scolastica ma Giovanni, egocentrico come era, probabilmente nemmeno si era reso conto della mia presenza quotidiana. Il 3° giorno consecutivo infruttuoso, quando il mio umore cominciava a calare e lo strisciante senso di sconfitta stava prendendo piede ebbi un piccolo colpo di fortuna. Infatti verso l’ora di pranzo Giovanni andò nella piccola caffetteria del museo e appese un foglio su una piccola bacheca degli annunci. Quando se ne andò, senza dare troppo nell’occhio, guardai il foglio. Tra i vari annunci di “cerco subentrante” e “Vendo bici” c’era un offerta di lavoro: “Si cerca ragazzo/a capace per pulizia piscina privata e riordino locali annessi, 15000 lire/ora, Ideale per studenti, contattare lo …” ...
    ... e seguiva numero di telefono. La Dea del Sesso che mi proteggeva dall’alto mi aveva mandato quell’aiuto, certo risultava ancora un’impresa pressoché impossibile ma ora un raggio di luce aveva squarciato il cielo buio. Presi nota del numero e me ne andai. Arrivato a casa chiamai e mi rispose lei. La conversazione fu breve, cortese ma non particolarmente calorosa, si vedeva che avevo a che fare con una persona non particolarmente espansiva. Mi diede l’indirizzo e appuntamento per le 13 del giorno successivo. Ottimo, ormai sapevo che Giovanni raramente rincasava prima delle 19, avevo tempo di sedurre la madre. Quella notte i timori e l’ansia che covavo dentro si riversarono influendo sul sonno. Come potevo sedurla? Questa non era una ragazzina vogliosa, era una donna adulta! Poteva denunciarmi se facevo la mossa sbagliata. Già mi immaginavo la faccia dei miei genitori nel vedermi riaccompagnato a casa dai carabinieri. Mi masturbai come un matto per esorcizzare le mie paure, l’oggetto fu ovviamente lei, la madre di Giovanni. Pensai alla sua faccia severa stravolta da un orgasmo, pensai a quanto sarebbe stato bello scoparmela in ogni posizione. Pensai alla faccia di quel bastardo che entrava in camera e guardava la madre stravolta e piena di sperma. Godetti violentemente. Il mattino successivo mi rilassai a letto, volevo essere in forma. Aveva ripreso a nevicare quel giorno, anche se in maniera minore rispetto ai giorni precedenti. Mentre mi accingevo ad uscire pensai quanto fosse ...
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