1. ICVM |10| Il Respiro


    Data: 13/03/2019, Categorie: Etero Autore: Leliste

    ... notte piovosa. I ragazzi si guardarono l'un l'altro. Erano tutti piuttosto scossi. Il professore si presentò con tutti loro e poi salutò Hilary. “Non so come ringraziarvi, ragazzi. Il vostro aiuto è stato essenziale.” Alex trovò quella scelta di parole particolarmente evocativa. Rivolse un'occhiata tremante ai suoi coinquilini. “Professore, non sarebbe meglio andare in Pronto Soccorso, chiamare un'ambulanza?” domandò Hilary. “No tranquilla. Non serve nulla di tutto questo. Non qui, almeno. Non in questo contesto.” I ragazzi rivolsero all'uomo un'occhiata torva. “Perché non entriamo in casa e chiamiamo la polizia?” chiese Francis. “E magari ci asciughiamo!” aggiunse John. “Ragazzi, suvvia. Non ve ne siete ancora resi conto? questa non è casa mia.” rispose lui. I ragazzi lo guardavano incuriositi. “Non è casa sua?” domandò Hilary. “Cosa ci fa lei qui, allora? Dov'è Elizabeth? Che cazzo di cappello avete indosso tutti quanti?” chiese Kate, a ripetizione. Il professore osservò il viso di ognuno. Tutti i ragazzi lo guardavano come se avessero di fronte un fantasma. Ognuno aveva un espressione diversa: Chi stupita, chi incuriosito, chi intimorito. Si ritrovarono tutti lì. Una strana intesa, quasi istintuale. Il professore sorrise. “Io credo di sapere cosa ci faccio qui. Voi, invece, ve lo siete domandati? Chi vi ha portato fin qui?” chiese lui. “Lei, professore!” disse Hilary. “Io seguivo lei.” aggiunse Francis, indicando la sua innamorata. “Noi cerchiamo una nostra amica...!” ...
    ... disse Kate. Il resto dei ragazzi rimase in silenzio, assorti nei pensieri. Alex si scambio alcuni sguardi con John. Francis fu il primo a capire. Strinse forte la mano di Hilary, avvicinandola a sé. Kate, inarrestabile, cercava conforto nei suoi coinquilini, che tuttavia si mostrarono improvvisamente pacifici. Tutti loro avevano perduto la scarica di adrenalina. “Qualcuno cortesemente può spiegarmi che sta succedendo?” domandò Kate. Il professore si avvicinò a Kate e in modo gentile le posò una mano sulla spalla. Il professore suonò il campanello e si avvicinò al resto degli altri. Erano tutti lì, uniti nello scoprire il loro destino. Il significato di tutto ciò. La porta si aprì. Qualcuno affacciò. “Chi c'è? Chi è là?” disse. “BREATHING.” [IL RESPIRO] Una voce, attraverso la pioggia, pronunciò quella parola. Respiro. Il proprietario di casa dovette focalizzare meglio il volto di chi aveva appena proferito parola. Sotto la tempesta d'acqua, di fronte il civico n.64, un uomo col cappello borsalino e il cappotto lungo rimaneva immobile con lo sguardo intenso, penetrante. Elizabeth scrutò il viso dell'uomo e lo riconobbe. “Cigno?” “Essenziale è ciò che non vedo d'Estate ma vedo d'Inverno.” rispose lui. Elizabeth rimase pietrificata, sul ciglio della porta d'ingresso. L'unico suono che si poteva ascoltare era quello dell'acqua che batteva sul marciapiede e sugli indumenti. Rimasero a guardarsi per qualche secondo. Cigno gli rivolse un sorriso e prese alcune boccate d'aria. Soffiò e ...
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