1. Silvia Tornerà IV - Punire l'impura


    Data: 13/03/2019, Categorie: pulp, Autore: Orlando

    ... quella proposta ma come avrebbe potuto dirle ciò che era successo quella mattina? Non poteva raccontare nulla. Doveva tacere anche perché altrimenti l'avrebbero associata al ritrovamento del corpo di Osvaldo sodomizzato a morte dal superdotato cane di Silvia in quella stradina che tagliava in due il bosco. -*Io...io mi appello alla sua clemenza Madre Superiora.*- disse Suor Celeste cercando di fatto di mantenere i suoi segreti. La Madre Superiora tolse di colpo la mano poggiata sul sedere di lei e rimase in silenzio per alcuni istanti delusa dall'inaspettata riservatezza della corrigenda. -*Mi dispiace ma la tua reticenza mi costringe a proseguire la tua punizione corporale.*- disse Suor Agnese tradendo un tono alquanto seccato. *Ciaf...ciaf* -*Aaaaahhhh*- urlò suor Celeste venendo sorpresa dal bruciore di quei colpi dati in modo rapido più per far male al suo corpo che per correggerle l'anima. *Ciaf...Ciaf...Ciaf...* La pesante cinghia cadde inesorabile più volte su quelle carni ormai malandate. Ogni colpo fu peggiore del precedente, suor Celeste si ricordava le parole delle esperienze bisbigliate di nascosto durante le ore di preghiera dalle consorelle che avevano dovuto subire quei feroci colpi prima di lei. Era risaputo che durante quel supplizio l'epidermide sempre più infiammata faceva bruciare ancora di più i colpi successivi. La monaca sentiva già il sedere in fiamme e non si sentì in grado di tollerare oltre. -*Allora?*- chiese la Madre Superiora poggiando ...
    ... di nuovo la mano sulle sue natiche colorate ormai di un rosso vivo. Quel tocco fastidioso che provocava un ferocissimo pizzicore faceva gemere suor Celeste che temeva le carezze di quella mano forse anche più dei colpi di cinghia. -*Va bene Madre Superiora. Le confesserò come ho perso la mia verginità.*- disse la monaca con la testa nascosta tra le braccia poggiate sulla branda. -*Molto bene. Ero certa ti sarebbe stato utile questo trattamento per sciogliere un po' la tua lingua.*- disse la suor Agnese mettendo la grossa cinghia sul comodino affianco alla lampada che illuminava la stanza. Suor Celeste non voleva dire tutta la verità, era troppo rischioso. Voleva solo dire ciò che era sufficiente per placare la curiosità della direttrice del convento e fare affidamento sulle vite separate del convento e del paese sperando si fossero il meno possibile. -*Allora dimmi...quando è successo?*-chiese la Madre Superiora continuando a tenere una mano sul suo culo arrossato, la avrebbe probabilmente tolta solo se la confessione di lei fosse stata sincera e l'avesse pienamente soddisfatta. -*È accaduto questa mattina. Eravamo in macchina...io e lei.. *- disse Suor Celeste cercando di scegliere accuratamente le parole scandendole bene nonostante il fiatone. -*Lei? Hai perso la verginità con una donna? Non mi costringere a riprendere la cinghia.*- chiese Suor Agnese. -*No, è tutto vero. Ho rotto l'imene col giocattolo erotico che ho condiviso con lei.*- -*T-tu hai fatto uso di...di ...
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