1. Erano loro !


    Data: 18/03/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: pierpatty6151

    ... tardo pomeriggio d'Agosto.
    
    Mi sembra di sentire il caldo sole sulla pelle. Mi vedo camminare lentamente sullo stradello, ricercando la "situazione interessante".
    
    La spiaggia è animata da molte persone chiassose e serene di essere nudi in mezzo a nudi.
    
    Tra tutti m'incuriosì quella coppia sdraiata vicino al mare. Non pensai troppo e decisi di avvicinarmi. Giunto a pochi metri scoprì una rilassata coppia che si godeva il caldo sole, con le gambe nel bagnasciuga.
    
    Lei era un'abbronzatissima morbida donna con seno prorompente sormontato dai turgidi capezzoli. Con pancia piatta incoronata dal sessuale ombelico. Le lunghe gambe lasciavano risalire le salate ondine che baciavano le semiaperte labbra della depilatissima patatona. Sembrava che facesse l'amore con il dio Mare.
    
    Lui sembrava una statua greca uscita dal mare per il piacere dei "maschietti" che "casualmente" passeggiavano in zona. Aveva un bel cazzo rilassato e ripiegato su un lato.
    
    Entrambi erano rilassati, abbronzatissimi, depilatissimi, erano corpi da ammirare sognare, desiderare e orgogliosi lo sapevano.
    
    Rallentai, li osservai, li desiderai, finsi indifferenza, ma l'amichetto mi tradì gonfiando vergognosamente il costume. Avrei voluto attaccare discorso, ma la mia cronica timidezza mi bloccava.
    
    Sconfortato, li superai lentamente, abbandonando il favoloso spettacolo, ma dopo qualche metro trovai il coraggio di sdraiarmi sul mio telo. E ripresi a osservarli e a sognarli.
    
    Invidiavo le ...
    ... birbanti ondine che continuamente accarezzavano e baciavano quei due magnifici corpi. Fantasticavo di trasformarmi in acqua salata per baciare entrambi, con il reale risultato di indolenzire il cazzo nello stretto costume, e per avere un minimo di sollievo, lo dovetti togliere. Così anch'io entrai nella tribù dei nudisti.
    
    Sdraiato sulla schiena a cazzo svettante, e occhi chiusi, abbagliati dal rosso vermiglio del sole, lasciavo trascorrere i minuti, nell'illusione che sarebbe accaduto una qualsiasi cosa che mi consentisse di avvicinarli.
    
    Non so quanto tempo rimasi a fantasticare, ma ricordo benissimo d'essere stato riportato alla realtà da un'improvvisa ombra.
    
    Aprendo gli occhi mi ritrovai in mezzo a due gambe femminili. Con lo sguardo risalii quelle magnifiche torri, raggiungendo la celestiale visione delle labbra rosee, semi aperte. In automatico cercai di accarezzarle, ma due energiche mani mi bloccarono.
    
    Con questi ricordi in testa mi ritrovo ad ammirare voglioso le stesse gambe di quel giorno. E anche oggi le vorrei accarezzare e baciare, ma ancora non è possibile. Sono nel bel mezzo del mio fidanzamento ufficiale. E la mia ragazza, forse ignara di quanto sia birichina la sorellona, non mi perde d'occhio.
    
    Pero pensandoci chi avrà insegnata l'arte dei pompini ad Aurora? Una certa intrigante ideuzza ce l'ho.
    
    A queste malsane idee il mio "autonomo impunito" si agita sformando i jeans, ma fortunatamente riesco a mimetizzare il bozzo, con un provvidenziale ...
«12...456...»