1. Blade: giorni diversi


    Data: 19/03/2019, Categorie: Etero Autore: Rebis

    ... eravamo scatenati. Fortunatamente eravamo già a casa mia.La camicetta di Dana cadde, seguita dalla mia maglietta.I miei pantaloni furono aperti e abbassati, i suoi idem.Tutto questo mentre pomiciavamo stesi sul divano.Il reggiseno fu levato mostrando due seni di misura decisamente eccelsa. Non esagerati ma secondo me erano rifatti. Dana mi sorrise, già impegnata a cercare e manipolarmi il pene attraverso le mutande.-Me le sono fatte gonfiare a San Francisco. Ma anche toccandole uno non se ne accorge, prova!-, mi disse.Provai. Era vero. Sembravano vere in tutto e per tutto.-Aspetta...-, dissi. tolsi le mutande e le infilai il membro tra i seni. Lei sorrise stringendoli l'uno contro l'altro in una spagnola eccelsa.-Piacevole, tesoro?-, chiese. Sorrisi.-Enormemente, ma credo che entrambi vogliamo qualcos'altro, no?-, chiesi io dopo un paio di passaggi tra i suoi seni. Lei annuì.-Verissimo, ma purtroppo per te non prendo la pillola da parecchio quindi ti toccherà farlo con il guanto...-, disse.Il guanto, il goldone, il condom, il preservativo...Tutti sinonimi. Ne trovai uno e lo infilai dopo averle abbassato le mutandine e averle accarezzato la vulva.-Ah, sì... continua. Lento!-, esclamò lei.Lo feci. Un passaggio dopo l'altro sulla sua vulva, su quel fiore di carne che tutti i maschi bramano d'invadere...Dana si bagnò parecchio. Non lo fece in fretta ma lo fece.E io mi preparai.-Aspetta... Fai stare me sopra.-, disse. Annuii. Lei sorrise. Fremette. E s'impalò sopra di ...
    ... me.-Aaaahhh, siiiii!-, eclamò lei. Cominciò a fare su e giù con me che le accarezzavo i seni. A tratti delicato, a tratti meno. Baci che ci scambiavamo con rapidità. I respiri divennero ansiti. Mi morse un labbro. Sorrisi.-Vengo.-, mi sentii in dovere di avvisarla.-Anch'io. Non fermarti!-, esclamò lei. Godemmo insieme.Poi lei si tese, inarcandosi e infine si abbatté su di me.Non era stato il miglior amplesso della mia vita ma neppure il peggiore e ci sarebbe stato tempo per rifarlo.Poi però Dana estrasse qualcosa dai pantaloni che aveva lasciato a terra, accanto al divano. Si raddrizzò sopra di me. Sorrise.-Sai, é un peccato perché scopi bene. Ma Adam mi ha pagato parecchio per questo.-, disse. Mi puntò la pistola al petto. Sparò.Il cuore fu mancato. Aveva colpito i polmoni. L'effetto fu comunque spiacevole: un tunnel rovente tra carne e ossa e nervi, un grido strozzato, il mio e il suo sorriso.Spietato. Come non mai.-I tuoi soldi bastavano per l'operazione ma volevo di più. Voglio una nuova vita. E Adam me l'ha promessa.-, disse. Mi guardò mentre sputavo sangue.-Non metterci troppo a morire.-, disse.-Neanche un po', tesoro!-, ringhiai. La mano sinistra si chiuse sulla pistola sollevandola, la destra chiuse a pugno e le affondò tra i seni siliconati. Dana sparò. Mi ustionò la mano ma nulla più.Snikt! Gli artigli destri uscirono con rapidità e trapassarono il cuore della giovane.Un'altra traditrice. Alla fine tutti usano tutti, no?Mi alzai rivestendomi quasi un ora dopo, quando fui ...
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