Fiore di Bach - Cap. II - Otto farfalle di velluto blu.
Data: 12/10/2017,
Categorie:
pulp,
Autore: Flame
... Grecia, davanti si erge la maestosa fontana che di notte viene illuminata mentre l’acqua scorre a suon di musica. La macchina compie un giro e ci ritroviamo davanti il Metropol. Magnifico nella sua decadenza, con il passare degli anni ha assunto un velo di mistero, ricoperto di neve quello splendido edificio sembra contenere i segreti di Mosca. Lo guardo estasiata, non avrei mai pensato che poco dopo ci sarei entrata sul serio. Percepisco l’energia come se qualcuno mi sussurrasse all'orecchio una storia toccante. Percorro il corridoio enorme, dove un tempo le donne facoltose lo attraversavano con i loro ingombranti abiti, coperto da dei tappeti persiani di ottima fattura. Lì dentro sembra che il tempo si sia fermato o meglio che non esistesse e fosse solo leggenda. Regina, al mio fianco, ha il passo fiero, sicuro, mantiene il collare e l'uomo o meglio il cane cammina a quattro zampe mantenendo il passo. Mi mordo il labbro, provo pena per quel uomo vorrei dire a Regina che tutto questo è troppo, ma con mio stupore le persone che ci passano davanti non fanno caso a noi. Sembriamo fantasmi. In quello sfarzo di lusso noi siamo l'unica nota dissonante, noi inteso come me e il cane. Non so cosa devo aspettarmi di lì a poco, Regina sembra che abbia una maschera impenetrabile sul volto. Devo resistere, ho bisogno di una dose o magari di soldi per comprarla. Il suono metallico mi riporta alla realtà, ci siamo fermati davanti una porta di lustro legno, lei entra per prima con il suo ...
... passo felpato seguita dal cane. Poi ci sono io, temporeggio prima di varcare la soglia, ho paura che una volta richiusa non potrò tornare indietro. La suite è suntuosa, rispecchia alla perfezione Regina. È luminosa con ampi balconi decorati da tende drappeggiate color verde scuro, i mobili sono in legno di ciliegio in sintonia con lo stile decadente del luogo. Due poltrone di velluto verde bohemian con piccoli piedi bombati in legno e un divano delle stesse fattezze fanno da ornamento al centro della stanza con un vistoso tappeto persiano. Lui, l'uomo travestito da cane viene lasciato dalla donna che con un gesto lo libera dal guinzaglio, a quattro zampe raggiunge una delle poltrone e si mette ai piedi di essa. È una scena folle quella che mi si presenta davanti, lei si siede con un gesto elegante accavalla le gambe affusolate coperte da calze nere. L'uomo inizia a baciare le caviglie in modo voluttuoso, sembra venerare una Dea. -Ti starai chiedendo perché sei qui...- il suo tono armonioso spezza il silenzio. Annuisco mentre le parole mi muoiono in gola. -Voglio vederti spesso, anzi sempre... in cambio avrai quello che vuoi…- mi indica un mobile e sopra di esso ci sono le caramelle. La mia perdizione. Non resisto il richiamo è forte compio dei passi e allungo la mano per prenderle, ho voglia. Bruciore dentro. Regina mi richiama alla realtà con un tono secco e deciso, mi blocco subito. Non posso usufruirne ora, devo fare ciò che mi ordina se voglio la mia dose. - Spogliati, ...