1. Un amico speciale a monaco di baviera


    Data: 23/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: amico_monello

    ... sopravvento e senza rendermene conto mi fece tirare fuori con voce incerta una frase del tipo: “Beh Piero, a questo punto accettiamo l’offerta della camera da letto ma soltanto se resti anche tu a farci ancora compagnia”.
    
    Non potevo crederci che lo avevo detto, e probabilmente neanche Giorgia che mi guardò a bocca aperta. Restai lì come un imbecille sperando che Piero non avesse capito o che rifiutasse la proposta, ma lui sorrise e rispose: “Per dovere di ospitalità non posso di certo declinare l’invito. Sempre se Giorgia è d’accordo, naturalmente…”. Iniziò a carezzare le gambe di Giorgia, che però teneva ancora ben strette. Lei si accostò a me e mi sussurrò nell’orecchio: “Sei sicuro?” La guardai negli occhi e le sorrisi, ma dentro di me ero terrorizzato e pensavo: “Sinceramente no, ma dipenderà tutto da te. Ora o mai più”. Lei mi baciò e mi disse: “fermami quando vuoi”. Questa semplice frase mi sciolse completamente: lei era mia, io ero suo, il gioco era nostro e solo noi decidevamo se andare avanti o meno. Piero non era nulla di più che un gradevole accessorio.
    
    Tutto ciò che avvenne dopo è stampato nella mia mente come se fosse un film, uno dei tanti che avevamo visto insieme e del quale questa volta eravamo protagonisti.
    
    La baciai e le accarezzai le gambe che lei finalmente aprì alle mani di entrambi. Piero le baciava il collo che lei gli mostrava con voluttà, la sua mano andava su e giù sulla coscia di Giorgia dal ginocchio fino a sfiorarle il pube, mentre io ...
    ... accarezzavo l’altra e la baciavo appassionatamente. Giorgia a sua volta allungò le braccia su di noi e iniziò a toccare le nostre patte, stringendo i peni e massaggiando i testicoli di entrambi. Io ero già in tiro da un pezzo, allungai lo sguardo per vedere se Piero fosse più dotato di me, ma da sotto i pantaloni ancora non si capiva. Pensai che non era importante, ancora poco e lo avrei visto dal vivo. La mano di Piero si fece più audace e iniziò a massaggiare il pube di Giorgia, che ebbe un sussulto poi girò la testa verso di lui e schiuse le labbra per baciarlo. Questa era forse la prova che temevo di più: avevo sempre considerato il bacio un atto indispensabile in un rapporto sessuale e contemporaneamente troppo intimo per darlo ad un terzo immaginario, non sapevo sinceramente come l’avrei presa. Ma in quel momento mi sembrava tutto estremamente naturale: un po’ mi seccava certo, ma avevo la sensazione che tutto ciò che stava accadendo fosse inevitabile. Abbassai le spalline del vestito di Giorgia e le tirai giù il top, poi le levai il reggiseno, liberando un seno meraviglioso che si reggeva da solo. Vidi Piero allibire e iniziare ad accarezzarlo e giocare col capezzolo per poi baciarlo e prenderlo in bocca e succhiarlo. La sua mano tornò tra le cosce di lei a giocare con la passera, mentre io mi concentravo sull’altro seno. Giorgia, che aveva dei capezzoli molto sensibili, iniziò ad ansimare e stringere i nostri membri sempre più forte, tanto che quasi stavo per venire nei ...
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