1. Etero quasi convinto


    Data: 23/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul

    ... gambe sulle sue spalle, afferrandole a livello polpaccio, ha puntato la cappella contro il buco e ha ripreso a trapanarmi con ritmi veloci e costanti. Con la testa io mi dimenavo, sbattendola continuamente a destra e a sinistra, perché il resto del corpo era immobilizzato da lui che, mentre mi maciullava l’ano, mi stava inchiodando i polsi al tavolo tenendoli bloccati con le sue mani. Il mio cazzo continuava a cambiare stato, prima era moscio (quand’ero girato), ora era tornato dritto e lungo, e lui sentiva le mie palle che sbattevano contro la sua pancia e l’uccello sobbalzare di continuo sulla mia. L’irrefrenabile Paolo era davvero una macchina da sesso, non si stancava mai ma, ad un certo punto, dentro di lui dev’essere scattata una nota di dolcezza. Ha rallentato il ritmo, era tutto sudato, si è adagiato su di me ed ha preso a baciarmi come mai mi sarei atteso (si vede che i baci iniziali gli erano piaciuti). Ha preso così a scoparmi in modo meno animalesco e più passionale, accompagnando i movimenti da complimenti e parole insolitamente dolci tipo: “Tesoro, mi fai davvero impazzire, io potevo immaginare che mi saresti piaciuto, ma così tanto proprio no; ho già scopato con altre troiette, spesso in modo fugace e nascosto, ma tu emani un calore pazzesco, mi mandi in fibrillazione, non pensavo che far l’amore con un uomo significasse tutto questo”. Io al momento non ero neppure in grado di comprendere quello che stava dicendo, le mie cellule cerebrali erano completamente ...
    ... andate, gradevolmente annientate da quell’impeto travolgente che ormai da parecchio aveva preso piede. Mi sarei reso conto di tutto questo soltanto dopo.
    
    “Dov’è il tuo letto?”, mi ha chiesto, e io, privo di forze o quasi, gli ho bisbigliato: “Di là”, indicando verso sinistra la camera. Lui allora, compreso di avermi “massacrato” budella e quant’altro, mi ha preso in braccio, ma senza sfilare quel tenace e durissimo uccello dal mio culo, e mi ha portato sul letto dove avremmo trascorso oltre ventiquattro delle successive ore. Una volta lì ha lasciato passare qualche minuto (sempre col cazzo in culo, beninteso), mi ha girato su un fianco ed ha continuato a sbattermi e a farmi godere per un tempo che non sono mai riuscito a calcolare. Io intanto, con le forze che, nel frattempo, si erano riprese, mi menavo l’uccello, e lui mi ha detto “Voglio vedere che sborri adesso, dopo di che sborro anch’io e la mischio alla tua”.
    
    Non proprio “a comando”, ma di fatto poco dopo dalla mia cappella fuoriusciva un quantitativo maggiore del solito di liquido seminale, che si spargeva sulla mia pancia e oltre all’ombelico, sempre, naturalmente, mentre Paolo mi stava fottendo. Il piacere che ho provato non riesco a descriverlo a parole, ma poco dopo, quando ho sentito lui emettere un urlo virile di piacere ed ho sentito il suo seme bollente (davvero) cospargersi su tutto il mio addome, il mio godimento è ulteriormente aumentato: avevo fatto sborrare un etero arrapato facendolo godere come un ...
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